Delucidazioni sul disturbo bipolare o altri disturbi
Salve, dottori, cercherò di essere più chiara e sintetica possibile: da un po’ di tempo a questa parte mi sono accorta che il mio umore non è più lo stesso, che c’è qualcosa che non va, senza riuscire bene a capire cosa, così mi sono messa a cercare su internet, in diverse chiavi (dal descrivere i “sintomi”, a leggermi pagine e pagine sui vari disturbi per capire quale si avvicinava di più alla mia situazione percepita), tutto ciò mi ha portato, più volte, a risultati riguardanti il disturbo bipolare.
Molte pagine in cui mi sono imbattuta trovano, nei miei “sintomi”, un campanello dall’arme per questo disturbo più che per il disturbo in sé. Ho trovato svariati test, testimonianze e descrizioni di questo disturbo, ma non so quanto siano affidabili, così, per la prima volta, ho deciso di farmi avanti e, semplicemente, chiedere.
Ecco, senza giri di parole, ciò che sento: ho passato circa due mesi/un mese e mezzo a sentirmi bellissima, simpaticissima, volevo stare al centro dell’attenzione e la mia autostima è salita alle stelle, parlavo con tutti, di tutto, parlavo velocissimo, ma non mi sentivo altrettanto abile nell’ascoltare: se i discorsi degli altri duravano più di una frase, allora mi distraevo; abbracciavo tutti, ho stretto tantissime amicizie, ero quasi ogni sera alticcia (senza bere molto, però, semplicemente mi basta poco per ubriacarmi), la mia testa era piena di pensieri apparentemente sconnessi fra loro, certi pensieri passavano nella mia mente in mezzo ad altri, veloci come stelle cadenti sia nell’apparire che nello sparire, ero piena di idee, ho cominciato mille progetti (senza mai, peraltro, concluderne uno) e mi sentivo pronta a spaccare il mondo. Vi sono stati anche episodi in cui mi abbracciavo e facevo delle avances scherzose a ragazze che in realtà non sopporto. E non era la semplicemente “fare la bella faccia”, sentivo solo che in quel momento dovevo fare in quel modo, d’impulso. Contemporaneamente a questo, spesso ero irritabile, tanto che la mia relazione in quei mesi è stata messa a dura prova, ho urlato cose orribili al mio compagno, una volta gli ho perfino tirato uno schiaffo e, mentre lo facevo, sentivo di non essere lucida, di non essere me (e non ero sotto effetto di alcool o altro), mi irritavo per niente, rispondevo spesso male (convinta di essere nel giusto) ed avevo delle vere e proprie paranoie su dove fosse il mio compagno, sicura che mi stesse tradendo o minacciasse di farlo.
Ma, a tutto ciò non ho dato peso, perché non ci sono stati momenti in cui sono stata un pericolo per me stessa o gli altri; mi vestivo provocante, ma sempre nei limiti della decenza ed educazione. Eppure tutte le persone che mi conoscevano bene hanno pensato che fossi una persona diversa, perché in genere sono timida, mi vesto elegante (non provocante) e sono quella che ascolta, non quella che si mette al centro dell’attenzione.
A seguito di questo c’è stato un periodo di tranquillità, ero tornata me stessa, in tutto. I pensieri sono tornati calmi, sono tornata pacata e timida. Ho pensato che tutta quella autostima, tutta quella voglia di fare tutto e tutto insieme, fosse solo un periodo in cui mi sentivo particolarmente fortunata e che i problemi di irritabilità (soprattutto col mio uomo) fossero solo a causa di una crisi passeggera.
Ora, da un po’ di tempo (non so di preciso quanto) mi sento svogliata, mangio ogni volta che posso e sento spesso il bisogno di mangiare cioccolata, dormo tantissimo e mi sento comunque stanca, non ho voglia di fare niente, né tantomeno di prendere iniziative. Se prima mi vedevo spesso con la mia migliore amica, ora non la vedo da un mese e la sento raramente. Ancora peggio per le mie amicizie generali, molte persone si sono allontanate, a causa della mia incuria nei loro confronti, senza che io me ne rendessi conto. Mi vesto spesso trasandata e non esco. L’unico con cui ho ancora rapporti è il mio ragazzo, con cui mi vedo regolarmente e mi trovo bene, perché a lui va bene stare in casa a guardare la tv o a fare altro mentre io non faccio (letteralmente) niente. Non ho rilevato aumento di peso, per quanto mangio tantissimo. Non ho pensieri suicidi, nemmeno per un secondo. Il picco di questo periodo (per ora) è stato la settimana scorsa, quando mi sono sentita vuota, senza uno scopo, ho passato ore sul divano a non fare niente. Non ho parole per descrivere come mi sono sentita. È da quel momento che ho cominciato a fare ricerche, prendere appunti e segnare come mi sentivo.
Il sonno è la cosa che più è cambiata: a volte dormo tantissimo, altre mi sveglio tante volte durante la notte e altre ancora non riesco ad addormentarmi anche se ho sonno (per dire, sono le 3.20 del mattino mentre vi scrivo).
Per ora mi sono confidata solo con la mia migliore amica, col mio compagno preferisco aspettare per capire se sono solo paranoica o davvero qualcosa non va.
Detto tutto ciò, premettendo che non sono per niente una persona ipocondriaca, mi chiedevo: potrei essere affetta da un disturbo bipolare, anche se non ci sono stati eventi in cui sono stata un pericolo per me stessa o altri? Sono solo “campanelli d’allarme” di un disturbo bipolare che sta nascendo? O potrei essere affetta da altri disturbi? O, ancora, va tutto bene e mi preoccupo troppo?
Nel caso avessi bisogno di supporto psicologico o psichiatrico, ci sono dei modi per ottenere questo supporto gratuitamente o pagando un ticket? Io sono disoccupata e i miei genitori stanno avendo dei problemi economici ultimamente.
Vi ringrazio per l’attenzione e mi scuso se vi ho tediato con questo poema (soprattutto se, poi, sono solo paure irrazionali). Spero in una vostra risposta, perché ne ho veramente bisogno.
Cordiali saluti, Eleonora.
Salve Eleonora,
sono la dott.ssa Chiara Ragno, una psicologa che svolge la professione sia in strutture pubbliche sia privatamente a Firenze. Ho letto la sua richiesta e le faccio i complimenti per la descrizione dettagliata dei suoi sintomi. Ha fatto sicuramente bene a chiedere aiuto.
Secondo il mio modo di lavorare, non ritengo corretto e rispettoso nei suoi confronti parlare della presenza di un disturbo psichiatrico senza averla mai vista e senza aver indagato bene la sua storia.
Quindi, il mio suggerimento è quello di rivolgersi ad un professionista per un eventuale supporto psicologico.
Rimango a disposizione