Un'amica ha raccontato durante un pranzo di avermi sognata mentre baciavo un'altra amica
Salve!Vi scrivo perchè è sorto in me un disagio psicologico che non so da cosa dipenda.Ho sempre sofferto di bassissima autostima e fobia sociale,in particolare il giudizio degli altri mi ha sempre spaventata sin dall'adolescenza e questo non mi ha permesso di stringere molte amicizie nel corso della mia vita: risulto essere molto fredda e distaccata con le persone che non conosco e difficilmente mi lascio andare se non trovo subito una corrispondenza con loro.Questo ha influito molto sulla mia vita sentimentale,ho 23 anni e non ho mai avuto una storia nè io vado alla ricerca di qualcuno con cui intraprendere una relazione,aspetto sempre che un uomo si faccia avanti con me e che mi palesi un suo interesse,altrimenti non muoverei un dito per paura di non piacere e quindi di un eventuale rifiuto(zero fiducia in me stessa).Qualche mese fa ho avuto un periodo di forte stress a causa di problemi universitari,e una situazione si è rivelata di forte imbarazzo a tal punto da mettermi un tarlo nella testa riguardo al mio orientamento sessuale.Un'amica ha raccontato durante un pranzo di avermi sognata mentre baciavo un'altra amica(in quel momento presente).In quella situazione ho iniziato a scherzarci su,ma poi è subentrato l'imbarazzo e la vergogna,il tutto è sfociato in un rossore a chiazze sul mio petto,e gli occhi giudicanti dei presenti non ha fatto altro che peggiorare la situazione e ha fatto scattare in me tale pensiero:"Ecco adesso penseranno che io sia lesbica". Da quel giorno mi viene una forte ansia se solo escono fuori discorsi sull'omosessualità perchè ho la paura di arrossire per i miei pensieri intrusivi e che questo venga giudicato male dai presenti.In realtà ho paura di parlare soprattutto con donne per la paura di arrossire in loro presenza.Premetto che mi son piaciuti sempre i ragazzi e mi sono fortemente invaghita di alcuni di loro sebbene non abbia vissuto storie di una certa importanza,ma forse un episodio legato alla mia adolescenza (12-13 anni) può dare delucidazioni: ricordo benissimo che un giorno mentre vedevo un video musicale sentii una sorta di eccitazione nel vedere una donna,da lì ho avuto una forte ansia,desideravo fortemente il mio primo ragazzino(lo volevo a tutti i costi) e la reazione del mio corpo mi turbò.Ma poi non ci diedi più importanza,anzi nelle mie masturbazioni la visione del corpo femminile iniziò ad essere presente ma non per questo me ne feci un problema:ognuno ha le proprie fantasie che fanno parte della propria sfera intima e segreta alla quale nessuno può accedere,e che non è detto si vogliano realizzare nella realtà,giusto?C'è da dire che mi masturbo da quando ero molto piccola(4 anni) e forse anche in maniera compulsiva,dai 16-17 anni sono arrivata al punto di farlo spessissimo ogni giorno,peggiorando il tutto con la visione di video porno,cosa che adesso non faccio più una volta che mi accorsi anni fa che mi stava togliendo tempo ed energie soprattutto nello studio.Forse nell'adolescenza ho iniziato ad avere il bisogno di trasgredire almeno nelle mie fantasie per eccitarmi,infatti mi rendo conto che le perversioni mi eccitano,tra queste includerei anche il corpo della donna.E' forse un'ossessione che mi accompagna per le mancate esperienze sentimentali e sessuali vissute con gli uomini?Non mi sono mai sentita desiderata da loro,fin da adolescente ho avuto questo complesso di inferiorità,desideravo piacere ma mi rendo conto che ciò non è mai avvenuto,sicuramente per poca intraprendenza da parte mia e per la forte insicurezza.Il tutto può essere riconducibile a una convinzione che avevo verso i dieci anni,ossia che mia madre voleva bene solo a mia sorella(soffrivo parecchio perchè notavo delle differenze di attenzioni,e ancora adesso sento che entrambi i miei amino e stimino più mia sorella che me)??O è un'omosessualità latente??Ho ancora più ansia adesso per quanto riguarda la sfera relazionale,forse la vera risposta la capirò con l'esperienza che non ho al momento.Non ho nulla contro gli omosessuali,anzi,ma il pensiero di poter essere lesbica mi fa paura e mi sconvolge,si può desiderare una cosa di cui si ha così paura?Io vorrei tanto un uomo da amare e che mi amasse,ma l'episodio accaduto in quel famoso pranzo e le riflessioni sulle mie fantasie sessuali e eccitazioni mi confondono parecchio.Chiedo scusa se ho mescolato troppi elementi ma volevo fornire quanti più elementi possibili se può servire a fare un quadro della situazione.Quest'ansia sociale mi sta distruggendo..Grazie a tutti anticipatamente!
G.le Monica, la Sua è una mail carica di emozioni che mi hanno colpito molto e che certamente non Le permettono di fare ordine nel Suo “groviglio“ di pensieri. Esiste un momento nella vita in cui ognuno di noi prende coscienza del proprio orientamento sessuale, che è lì da sempre, da che siamo nati, è in gran parte biologicamente determinato, lì ad attendere la nostra attenzione. L'orientamento sessuale si sviluppa lungo un continuum in cui ai due estremi vi è l'eterosessualità e l'omosessualità e l'orientamento sessuale di ognuno di noi si può collocare su un punto diverso di questo continuum. Non ho nessun elemento presente nella Sua mail per stabilire su quale punto si colloca Lei sul continuum. Il mio consiglio è di non smettere di desiderare ciò che cerca, anche qualora si dovesse accorgere di essere attratta da persone del Suo stesso sesso. L'omosessualità non necessita di nessuna cura, l'omofobia interiorizzata sì. E se per fare questo ha bisogno di “riordinare“ un po' i Suoi pensieri sappia di potermi trovare disponibile. Un caro saluto,