Problemi nel spiegarsi dal vivo
Buonasera sono un ragazzo di quasi 21 anni, dall età di 17anni ho intrapreso un percorso al C.S.M e mi è stata diagnosticata una psicosi per colpa di sostanze, vi tralascio tutti i dettagli sapete meglio di me di cosa sto parlando, ho iniziato la cura farmacologia e a distanza di tre anni stavo decentemente, avevo trovato un lavoro, una compagna, ho smesso l’abuso di sostanze.
Solo che da qualche mese ho avuto un crollo, ho riperso tutto quanto, sono cascato di nuovo nel tunnel e cosa peggiore ho smesso la cura farmacologica.
Mi sono accorto però che fin da piccolo ho problemi(?) nell linguaggio, in età adolescenziale parlavo molto veloce e credo anche senza una logica molto precisa, io sinceramente riuscivo a capirmi ma le altre persone no, premessa io in compagnia non parlo neanche molto, sento un vuoto che non riesco a spiegare, so per certo che non è timidezza, ora però in età “adulta” questo vuoto diventa veramente pesante, quando devo parlare anche solo con mio padre sento un vuoto quando cerco di esprimere un concetto anche semplice nel senso che si inizio il discorso bene (credo) poi non so cosa mi succede e mi perdo in un bicchiere d’acqua.
Nella mia mente quando esprimo un pensiero sembra molto fluido, voce sicura solo che poi all’atto diventa tutto senza senso, la cosa che mi da sollievo è che nel tempo sono riuscito a esprimere i miei pensieri per iscritto e questa cosa mi sorprende non avendo studiato così tanto e seconda cosa sono riuscito a rallentare la parlata e a scandire meglio le frasi/parole, mi sapete dire cosa potrebbe essere questo “vuoto” , grazie e spero di essere stato abbastanza comprensibile. :)
Caro Alessandro,
mi colpiscono molto le tue parole, soprattutto quando parli di "vuoto" e della sensazione di essere caduto di nuovo in un tunnel; immagino non sia semplice rivivere certe esperienze e confrontarcisi giorno dopo giorno.
Mi sembra di capire che uno degli aspetti più significativi che stai raccontando riguarda proprio questa difficoltà nell'esprimere concetti che nella tua mente risultano chiari, ma dall'altro vengono colti in modo diverso. Mi piacerebbe sapere se questa sensazione che avverti sia sempre stata sperimentata in questo modo, oppure tu abbia riscontrato dei cambiamenti a riguardo, e se ciò accada nei confronti di chiunque, indistintamente.
Insieme, potremmo cercare di esplorare che significato possa avere, per te, questa difficoltà e sperimentare dei modi diversi per entrare in relazione con l'Altro, immaginando un differente linguaggio o una modalità alternativa per comunicare i tuoi pensieri. Trovo molto interessante il fatto che, attraverso la scrittura, tu abbia la sensazione di esprimerti meglio: sarebbe importante iniziare ad osservare insieme cosa accade quando metti per iscritto ciò che è nella tua mente e cosa ti permette - in questo modo - di comunicare più facilmente le tue riflessioni.
Qualora desiderassi intraprendere un percorso, resto a tua disposizione per un eventuale incontro conoscitivo (in presenza o in modalità online): puoi contattarmi attraverso il modulo contatti o all'inidirizzo chiarasuperbi@gmail.com.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Superbi