Dott.ssa Chiara Tomassoni

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Dott.ssa Chiara Tomassoni

Psicologa/Psicoterapeuta/Sessuologa

25 anni vergine. Sta diventando un'ossessione

Sono uno studente di ingegneria, mi manca un anno di studi per il termine. Come si legge dal titolo, questa mia "verginità" mi sta mandando fuori di testa. Non riesco a pensare ad altro. Ormai anche lo studio è diventato faticoso da portare avanti. Sono fuori sede e quando ho cominciato l'università, 6 anni fa, ho fatto una fatica tremenda a farmi anche solo degli amici. Fino a prima della pandemia avevo letteralmente parlato con due ragazzi che sono poi diventate miei amici. Solo dopo il lockdown mi sono reso conto di soffrire di ansia sociale e mi sono subito dato da fare per superarla. Questi ultimi due anni sono stati molto frustanti. Ho sofferto molto di ansia e attacchi di panico poiché non riuscivo a socializzare per farmi degli amici. A distanza di due anni devo dire che i miei sforzi sono serviti a qualcosa. Ho conosciuto diversi ragazzi a lezione, ma ho ancora qualche problema con loro. Non sempre riesco ad essere sempre me stesso con loro. Temo il loro giudizio. Un po' per la mia poca capacità nelle conversazioni, e soprattutto perché mi imbarazza molto il fatto di non aver mai avuto una ragazza. Nonostante i miei continui sforzi per conoscere persone ho solo trovato amicizie maschili e mai femminili. Però questa cosa mi sta causando molta ansia perché, appunto, ormai ho 25 anni e mi sembra di aver perso tutta la mia giovinezza a "sognare di avere una relazione". Ormai mi sento troppo in ritardo rispetto agli altri e mi chiedo se avrò ancora tempo per le relazioni prima che sia, davvero, tardi. Credo di essere pronto a buttarmi e provarci con qualche ragazza, ma sembra che non capitano mai occasioni. È anche vero che in università non ci sono molte ragazze. Stare ad aspettare con le mani in mano e sperare nell'indomani sta diventando frustrante e mi causa molta irrequietezza. Vi chiedo aiuto perché questa situazione va sempre peggiorando, grazie.

Buongiorno. 

Capisco la frustrazione della situazione, Però credo che la questione legata alle ragazze sia solo una conseguenza della scarsa autostima e del timore del giudizio. Lavorando su queste tematiche credo che possa diventare un pochino più semplice trovare le strategie per relazionarsi all'altro sesso. Resto a disposizione

Cordiali saluti Chiara Tomassoni