psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta, consulente tecnico di parte
Paura di parlare in pubblico
La paura di parlare in pubblico
Detta anche glossofobia, dal greco glossa che significa lingua e phobos cioè paura, la paura di parlare in pubblico è inserita nel DSM 5 tra i disturbi di ansia sociale, all’interno della categoria dei disturbi di ansia.
Si tratta di un problema molto comune e frequente nella popolazione generale. Nelle forme non patologiche, è tra le prime 10 paure dell’uomo.
Il parlare in pubblico, infatti, provoca spesso un po’ in tutti, a chi più, a chi meno, sensazioni di disagio, imbarazzo e vergogna, agitazione ed ansia.
In alcuni casi, tuttavia, finisce per diventare un vero e proprio disturbo: la persona lo teme così tanto da evitarlo ad ogni costo condizionando e limitando le sue attività ed influenzando le relazioni con gli altri o, quando costretta a farlo, ha reazioni forti ed intense quali angoscia, panico, tensione muscolare, tachicardia, balbettio o voce tremante, rossori, sudorazione, capogiri, tremori, disturbi gastrointestinali con nausea e crampi allo stomaco, annebbiamento mentale con vuoto, perdita di memoria e concentrazione fino al blocco totale.
Si tratta di un’ansia da prestazione basata dalla paura di sbagliare, di fare una brutta figura o di deludere a causa di un’eccessiva sensibilità al giudizio altrui per caratteristiche personali (di introversione e timidezza), bassa autostima (che rende il soggetto insicuro ed incerto) e/o esperienze traumatiche in infanzia e/o adolescenza (come eccessivi e troppo duri rimproveri di genitori e/o insegnanti, gravi umiliazioni, prese in giro e bullismo da coetanei, ecc…) che hanno sviluppato, nell’individuo, convinzioni negative su di sé (di non farcela, di non essere in grado o all’altezza, di non essere adeguato, di essere, all’opposto, un disastro, ecc..).
La paura di parlare in pubblico può essere affrontata e risolta attraverso il ricorso ad alcune strategie. Le tecniche di rilassamento, respirazione e visualizzazione mirano, ad esempio, ad insegnare alla persona a gestire meglio le proprie emozioni nella situazione temuta. Utile, invece, specie in un contesto professionale, a migliorare la propria prestazione è l’adozione di alcuni accorgimenti come da suggerimenti sotto elencati:
Nelle situazioni informali, quando si è con amici, parenti, ecc…, può rivelarsi efficace, al contrario, non considerare il parlare con/davanti agli altri come una prestazione, piuttosto rilassarsi e concedersi di essere autentici e spontanei, caratteristiche importanti anche per poter ispirare fiducia ed apparire interessanti ed autorevoli agli altri.
In ogni modo, è sempre bene tenere a mente quanto segue:
In alcuni casi, tuttavia, tutti questi accorgimenti possono non bastare e può rendersi necessario il ricorso a un professionista che aiuti la persona, partendo dalla conoscenza di sé e della situazione specifica, ad affrontare e risolvere il problema con un adeguato percorso di psicoterapia.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
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