psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta, consulente tecnico di parte
Come devo reagire per superare questo periodo?
Vi spiego la mia situazione, sperando di avere consigli utili. La mia vita fino a poco tempo fà era perfetta: una bellissima famiglia, successi all'università (che mi hanno consentito di trovare subito un lavoro), una fidanzata fantastica, amicizie vere....insomma ero felice.
I miei problemi sono iniziati 4 anni fà quando, sfortunatamente, a mio padre hanno diagnosticato la SLA. Nonostante questo, i primi anni, dopo aver metabolizzato la notizia, sembrava andare tutto bene.
Fino all'anno scorso; è iniziato un periodo molto buio in cui mio padre è stato costretto ad entrare ed uscire da diversi ospedali per problemi gravi. Da quel momento ho iniziato ad accusare il colpo, ad essere sempre nervoso, infelice e di conseguenza ad avere problemi anche con la mia fidanzata (che nel frattempo si era trasferita a Roma per studi, dopo 3 anni di convivenza).
Il mondo mi è crollato ad Agosto....oltre papà che era ricoverato in rianimazione da un pò di tempo, ho scoperto che la mia ragazza da un mese si sentiva con un ragazzo e mi aveva anche tradito.
Non mi soffermo sui primi giorni che ho scoperto il tradimento perchè non esistono parole per descrivere quella sofferenza.
A distanza di 2 mesi, nonostante continuo a lavorare, ad uscire con gli amici e a condurre una vita regolare, la mattina mi alzo sempre con gli stessi pensieri (e conseguente ansia che mi portano) e mi capita spesso di pensarci anche durante il giorno.
Con lei, nonostante tutto il dolore che mi ha provocato, ogni tanto ci sentiamo e se la testa mi dice di mandarla a quel paese ogni qual volta che magari ci scambiamo 2 messaggi, il mio cuore ancora batte per lei.
Ah, quasi dimenticavo di far presente un altro particolare: la mia ex è la sorella di mio cognato e quindi, oltre a condividere 1 nipote, le nostre famiglie sono legate.
Da qualche giorno prendo qualche goccia di xanax la sera perchè soffro di insonnia (già prima ne soffrivo, specialmente i giorni che precedevano ad esempio un esame importante all'università) che mia aiuta a dormire la notte. Le prendo solo in settimana perchè lavoro tutto il giorno e non riposare significherebbe essere stanco e poco producente.
Tutti mi dicono che ci vuole solo tempo per guarire questa ferita e per tornare ad essere felice ma sento d'impazzire.
Vi chiedo gentilmente di non pubblicare sul sito la mia storia essendo un pò delicata e facilmente riconducibile alla mia persona.
Grazie in anticipo
Caro Luca, da quanto scrivi negli ultimi anni hai vissuto diversi eventi stressanti: mi riferisco alla grave malattia di tuo padre, alle difficoltà di coppia, al tradimento e alla fine della relazione con la tua compagna.
Restando il fatto che mi sembri, da come ti racconti, un ragazzo molto ansioso di base, questi accadimenti hanno, indubbiamente, messo a dura prova le tue capacità di sopportazione.
Hai dovuto fare i conti con aspetti come la malattia, il tradimento e la separazione, veri e propri lutti comunemente difficili da affrontare.
Per questo ritengo che, oltre a ricorrere momentaneamente all'aiuto dei farmaci (obbligatoriamente dietro opportuna prescrizione medica, però!), tu abbia bisogno di intraprendere un percorso di aiuto e sostegno psicologico per esplorare le tematiche sopra dette ed elaborare il conseguente processo di lutto.
Resto a tua disposizione, anche per un'eventuale consulenza su Skype.