Uomini e donne che si concedono a metà
Negli ultimi anni c'è un nuovo stile di personalità che si va delineando, una modalità forse temporanea, ma al passo coi tempi, una strategia per affrontare le richieste della società e di alcune tipologie di uomini e donne, spesso 40enni, spesso con storie fallimentari alle spalle, e spesso con valori di riferimento esterni: sono “uomini e donne che si concedono a metà”. Sono adulti che, dopo una lunga storia finita, si riapprocciano all'altro sesso con mille paure e barriere sempre più alte da mantenere, confini eccessivamente rigidi, maschere ormai delineate da portare avanti.
Poichè devono proteggere la loro facciata nella fase dell'investimento affettivo, hanno entrambi la stessa paura della vicinanza e di sentirsi smascherati.
A volte prende le distanze lei, altre volte affida al partner questo compito. Entrambi sono inconsciamente d'accordo nel tenere le distanze, è come un patto che assolutamente va rispettato. Una parte del loro Io rimane sempre esclusa e può rivelarsi solo al di fuori del rapporto. In questi tipi di rapporti, è come se i partner esistessero solo per metà, mentre l'altra metà, quella che fa più paura, quella che non si vuol riconoscere, rimane all'esterno.
Perchè sono sempre di più gli adulti che non riescono a mostrarsi per quello che sono? A viversi e ad amarsi senza riserve? Una parte di responsabilità va assegnata alla società contemporanea, che riserva molta importanza al mondo esteriore, all'immagine, alle apparenze.
Quei “nuovi adulti” che ormai hanno costruito la loro nuova vita su questi valori, riscontrano sempre più difficoltà nello sgretolare queste certezze ed abbandonarsi all'amore, quando arriva, a qualsiasi età.
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