Mia figlia di 5anni è diventata ingestibile
Salve, mia figlia di 5 anni, è da un po' di tempo che è diventata ingestibile, non sembra mai contenta qualsiasi cosa si faccia per lei, mai soddisfatta, piagnucola per ogni cosa, ed è spesso arrabbiata. L'ho sempre seguita, interagendo e giocando con lei, nonostante il lavoro ma ora ho anche una bimba di 12 mesi e il tempo è diminuito, ma cerchiamo comunque di passare del tempo anche con lei, soprattutto con lei. Io e mio marito abbiamo avuto un periodo di crisi e non vorrei che i nostri conflitti siano ricaduti sulla sua educazione. Era una bambina solare e contenta, soprattutto buona. Ora non ascolta mai e fa il contrario di quello che le si chiede. Mi sento che sto fallendo e non so più come prenderla o cosa fare, alcune volte perdo la pazienza e mi arrabbio, magari per cose stupide che penso siano cose da poter evitare. Cordiali saluti
Gentile Signora,
innanzitutto vorrei soffermarmi un momento sul suo vissuto di fallimento relativo alla sua genitorialità e legato al fatto che, come dice lei, a volte perde la pazienza, si arrabbia per cose stupide o evitabili e non sa come aiutare la sua bambina. Ci tengo a dirle che essere genitore non è qualcosa che nasce con noi, ma che costruiamo passo passo coi nostri figli, nessuno di noi sa sempre cosa fare e come farlo e, spesse volte, ci tocca imparare sul campo commettendo degli errori. Questo è valido per tutti.
Ognuno di noi è chiamato ad essere un buon genitore per i propri figli e questo ruolo dobbiamo inventarcelo nella relazione partendo dalla comprensione di cosa serva ai nostri bambini e come possiamo darglielo.
Il fatto che lei dedichi tempo alla bambina nonostante questo sia diminuito, che presti attenzione alle sue difficoltà e richieste, che sia presente nonostante abbia un lavoro e un'altra bambina da seguire, dice che lei è una madre attenta che ha a cuore il benessere di sua figlia. Questo innanzitutto cercano i bambini: sentirsi amati e importanti. I capricci sono spesso il modo in cui cercano queste conferme.
La nascita di un fratellino o una sorellina possono suscitare nei bambini sentimenti negativi, quali la paura di perdere l'amore di mamma e papà, l'invidia per il tempo e le coccole che mamma e papà gli dedicano. la rabbia di aver perso il ruolo di figlio unico e dover "dividere" l'amore dei genitori con il nuovo arrivato. Questo lo provano a prescindere dal fatto che sia vero o meno, nel senso che la loro immaginazione per loro è realtà.
Anche difficoltà tra i genitori possono provocare altrettanti sentimenti negativi nei bambini che, spesso, si sentono responsabili delle liti tra i genitori, quasi fossero stati loro a causarle, anche quando non è così. Per lo stesso principio di prima: la fantasia di un bambino è la sua realtà.
Il modo di aiutare un bambino che soffre ha a che fare prima che con l'agire, con l'essere di un genitore, pertanto ci sono modi del tutto creativi e differenti per arrivare ad uno stesso obiettivo. Il modo dovete costruirlo in casa, io posso suggerirvi qualche dritta:
Questi sono solo spunti per orientarvi, il contesto non permette di approfondire la situazione ma spero di essere riuscita, almeno in parte, a rispondere alla sua domanda.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Moceo
Psicologa/Psicoterapeuta - Palermo