salve samantha. l'ansia e le sue manifestazioni, tra cui gli attacchi di panico sono un segnale del nostro corpo: un messaggio, un gesto comunicativo. attraverso di esso il corpo ci avvisa che il nostro equilibrio sta vacillando. qualcosa nel nostro vivere quotidiano, che sia lavoro, famiglia, affetti...il nostro modo di viverli soprattutto, ci stanno creando una pressione enorme e quindi avvertiamo i sintomi, che fungono da campanello di allarme, per poter correre ai ripari e "guarire" il nostro modo di vivere certi eventi del vivere quotidiano. la farmacologia che elimina il sintomo serve solo a ridurre le spiacevoli sensazioni legate ad esso, la cosa più importante da fare, sempre è prendersi del tempo per riflettere su se stessi e valutare al meglio le circostanze interne ed esterne che ci circondano. non è sempre possibile farlo da soli allora è importante trovare un terapeuta di fiducia che la aiuti ad interpretare tali sintomi e ad accompagnarla nel tentativo di utilizzare comportamenti e/o processi di pensiero più funzionali e utili per vivere le sue condizioni di vita al meglio, senza implodere nella sintomatologia. io cerco sempre di immaginare che chi soffre d'ansia deve imparare a "usare la propria scatola degli attrezzi" . una scatola virtuale, simbolica che si deve immaginare di avere sempre con se. dentro essa tutte le risorse e le competenze personali per affrontare al meglio le circostanze avverse.... spero di esserti stata utile. cordiali saluti