Gentile Maria, leggo la Sua richiesta come un grido di aiuto. Non scrive se ha figli, se lavora o ha lavorato, e spunta una sorta di rammarico nel menzionare il marito, diverso da lei al punto da dire "lui, al contrario di me, detesta la tranquillità". Non spiega cosa le causa tanto turbamento, però, la sensazione che provo è che il suo desiderio di vivere in campagna, sia solo un "tentativo di fuga"; l'irrequietudine interiore non si placa cambiando il posto in cui si vive, ma cambiando il modo in cui volgiamo vivere. Sente che le manca qualcosa, cerchi ascoltare se stessa e i suoi desideri, come poter riempire la sua vita: magari dedicandosi ad aiutare altri, che si trovano nelle difficoltà che Lei ha già affrontato in passato e, sembra, da sola, superato. Ha 60 anni, penso sia in buona salute, altrimenti non potrebbe pensare di essere "chiamata". Dio ci chiama quando è il nostro momento, da come scrive penso Lei sia credente, per cui sa di cosa parlo se le dico che, senza dubbio, non ha ancora esaurito il suo scopo in questa vita. Prenda in mano la sua vita, non demandi ad altri questa cosa preziosa che è solo sua e solo Lei può decidere come vivere. Esca, faccia una passeggiata in un parco, se ama la natura e si guardi intorno, viva, e dia un nuovo senso e significato a questa terza fase della sua vita: la cosa positiva è che è tutto nelle sue mani. Tanti auguri per la sua ricerca interiore.