Gentile signora Marzia, sua figlia è in una età dove vuole cominciare a prendere le proprie decisioni in maniera autonoma. Naturalmente l'inesperienza e l'incertezza in cui si vive il proprio presente di adolescente rende al genitore il compito difficile di sostenere il proprio figlio,magari indirizzarlo ma rimanendo, anche spesso volontariamente,fuori dalle vicissitudini personali. È importante che sua figlia nella sua maturazione possa essere libera di fare le proprie scelte e di sbagliare sapendo che la mamma resta una base sicura a cui far ritorno.L'intromissione di un genitore nelle scelte più intime di un adolescente, come il rapportarsi col proprio ragazzo, può far sentire di non essere in grado di "prendere in mano"la propria vita.Può creare in sua figlia sfiducia verso se stessa e,dopo che ha agito per soddisfare i desideri della madre,agire la propria frustrazione attraverso comportamenti conflittuali sotto varie forme (attacchi verbali, condotte aggressive verso cose o persone, mangiare molto poco o troppo, insonnia,somatizzazioni ecc...). Le consiglio di accettare maggiormente sua figlia anche per le sue difficoltà di ragazza senza spingere troppo verso una "omologata terra di felicità ". Resto comunque a disposizione per chiarimenti