Come superare un tradimento? È possibile o meglio rinunciare ?

Salve a tutti, sono una ragazza di 22 anni e sto insieme al mio ragazzo, che ne ha 27, da due anni e mezzo e ho sempre la sensazione che prima o poi ci lasceremo. Ora cercherò di spiegarvi meglio. Io e lui abbiamo molti problemi nella relazione, più che altro la maggior parte di questi ultimi deriva da me, dalle mie paure, paranoie e tanta gelosia.
Tutto ciò non è venuto fuori dal nulla, ci sono delle fondamenta per il fatto che sono così gelosa e in ansia per quando esce ed io non sono presente. Tutto è nato quando un anno fa ho deciso di intraprendere l’erasmus a Madrid per sei mesi. Lui non era d’accordo perché aveva paura di vivere una relazione a distanza soprattutto in Erasmus, dato che si sa, ci si diverte molto, uscendo, andando in discoteca ecc. Io rispondevo a lui che erano solo sei mesi e che ci amiamo e di conseguenza ce l’avremmo fatta stando vicini e lo pensavo davvero. Non volevo farlo stare male, ma nel frattempo non volevo privarmi di certe esperienze dato che penso sempre che una relazione non potrà mai essere certa, e di evitare di fare certe esperienze per un uomo per me non esiste. Questo perché penso che purtroppo la vita è incerta e non si sa mai cosa accadrà, se avremo un futuro insieme o no. Mentre stavo a Madrid io uscivo tanto, quasi tutte le sere e a lui non stava bene perché diceva che ero andata lì per studiare, cosa giusta, ma mi volevo anche divertire senza mai mancargli di rispetto però. Lui veniva anche a trovarmi spesso e quando veniva si divertiva tantissimo come me. Ma in ogni caso dopo due mesi cosa succede? Io era partita per una gita, vicino a Madrid, lui era tanto stufo del fatto che uscissi sempre e una di quelle sere lui è andato in discoteca, in Italia, cioè a Ravenna dove abita, senza dirmelo, si è ubriacato talmente tanto da baciare un’altra ragazza...l’ho scoperto da una mia amica che era nella stessa discoteca e li ha visti e me l’ha detto subito durante la notte. A quel punto ho deciso di chiudere con lui e quando gliel’ho detto lui non si ricordava nemmeno di aver baciato questa ragazza, se n’è reso conto solo il giorno dopo ed io non ci ho più voluto avere niente a che fare. Stavo malissimo, non me l’aspettavo dato che ero io quella che stava più a contatto con tentazioni essendo in erasmus. Una settimana dopo arriva a Madrid senza dirmelo, prende il primo volo per chiedermi scusa. Io mi sono sempre detta che se un ragazzo mi avesse tradita , anche solo con un bacio, non ci sarei mai tornata per rispetto mio. Eppure ci sono cascata, non me l’aspettavo, ma ho voluto riprovare nonostante fossi dell’idea che non riesco a dimenticare certe cose e che gliel’avrei sempre rinfacciato. Anche perché dopo ho sempre sofferto per la storia dell’alcol, siccome l’ha spinto a fare questa cosa, adesso mi arrabbio se vuole bere troppo perché secondo me non va bene, soprattutto se va in discoteca. All’inizio si è privato di uscire perché io stavo male solo all’idea. Passando il tempo lui inizia pure a dirmi qualche piccola bugia, veramente stupida, che mi chiedevo per quale motivo non me le dicesse, io scoprivo tutto leggendogli il telefono, e so che è sbagliatissimo, ma era l’unico modo per sapere cosa facesse davvero perché lui aveva paura di dirmi le cose dato che sa che sono molto suscettibile e che mi agito subito, soprattutto dopo ciò che era accaduto.
Al momento siamo stati molto bene perché c’è la situazione del covid ed è tutto chiuso, non può ubriacarsi e non può uscire e siamo stati molto bene per questo motivo per me. Ma insomma per quest’estate (se avranno intenzioni di aprire ) gli ho chiesto se per favore possiamo andare insieme in discoteca perché ho troppa paura. La mia paura però c’è costantemente anche quando esce solo con i suoi amici perché lo spronano a bere, quindi sono costantemente in ansia se io non ci sono, sto male e non riesco a vivermela. Abbiamo rischiato di lasciarci tante volte anche l’estate scorsa per questo, perché gli vieto di fare certe cose anche se so che è sbagliato. Ma alla fine non siamo mai riusciti a lasciarci anche se litigavamo sempre, forse perché abbiamo un attaccamento morboso? Lui poi è cambiato anche, cerca di farmi stare tranquilla ma io continuo a non fidarmi, pensavo di riuscire a superare tutto questo, ma a distanza di un anno evidentemente non ci riesco. Probabilmente non l’ho perdonato completamente, continuo a rinfacciargli cose passate e lui si arrabbia perché è passato del tempo...in più a settembre voglio frequentare una magistrale a Roma, gli ho chiesto di venire con me per non ritrovarci nella stessa situazione di Madrid, dato che evidentemente io e lui non funzionano a distanza. Lui dice che non può lasciare tutto e partire, io mi chiedo tutto cosa? Perché lui ha 27 anni, non ha un lavoro perché con il covid non lo prendono, non ha la PATENTE, vive con i suoi, ha qualche amico ok, ma io gli chiesto di venire con me in modo tale che anche lui in una città più grande come Roma, possa trovare lavoro e possiamo anche stare insieme. Lui dice che non è così semplice, non si può partire a caso e basta, non partirebbe a caso per me, prima dovrebbe mandare curriculum e vedere se trova qualcosa, se non trova non ci poniamo il problema. Ma neanche ci prova, e io come ho detto prima non rinuncio a fare la magistrale dove voglio per lui, perché lui mi dice di stare più vicina, ma Roma mi piace e anche il corso che ho scelto. Poi siccome abbiamo tanti problemi e il fatto che non riesca a seguirmi per stare insieme, mi fa capire che non sarà un rapporto duraturo e per questo non voglio rinunciare ad andare a Roma. Comunque abbiamo tanti problemi che cerchiamo sempre di risolvere perché secondo me ci amiamo davvero, perché penso che due persone normali con tutte sti problemi, soprattutto così giovani, si sarebbero lasciati. Noi non riusciamo a lasciarci, forse dovremmo, non abbiamo obiettivi comuni di vita, io voglio trasferirmi e lui vuole stare fermo dove è nato. In più le mie paure so che non lo fanno vivere bene e so che è sbagliato vietargli cose, ma sono rimasta scottata da quel che è successo. Probabilmente abbiamo una relazione che non è sana, e ne sono consapevole, ma continuò a volerci stare. So di amarlo ma so che forse c’è anche un attaccamento morboso da parte di entrambi perché non riusciamo a lasciarci.
Mi sento una psicopatica per tutte le sensazioni che provo quando esce e io non ci sono. Sono migliorata rispetto all’estate scorsa, ma la paura rimane. Tutti mi dicono che se io non ho fiducia in lui è inutile starci. Lui mi lascia andare dove voglio perché si fida, solo che non è reciproca la cosa.
Che fare? Aspettare e vedere se vorrà venire con me a Roma, se lo farà o se almeno ci proverà, mi dimostrerà che ci tiene davvero, nonostante me l’abbia dimostrato altre volte per altre cose. Vorrei tanto dimenticarmi tutto e andare avanti, non avere paura di ciò che fa o con chi è, ma è difficile.
Scusate se ho scritto così tanto, era per far capire meglio la situazione.
Vi ringrazio in anticipo

Buongiorno Valentina,

non mi pronuncio su come dovrebbe comportarsi con il suo ragazzo. Quello che descrive è una difficoltà di prendere decisioni che possano accontentare il suo desiderio di realizzazione personale e l'intenzione di dare una possibilità al vostro rapporto. La sua difficoltà appare però determinata da quella che lei chiarisce come scarsa disponibilità al cambiamento da parte dell'altra parte della relazione. Secondo lei cosa dovrebbe accadere perché la sua decisione sia quella giusta? Ha bisogno del consenso esterno? Per andare avanti insieme cosa dovrebbe cambiare? Un saluto.

Dott.re Lorenzetto Claudio

Psicologo psicoterapeuta