Disturbo alimentare, si guarisce?
Salve, ho 25 anni, ed è gia da anni che ho disturbi alimentari. Spesso ho improvvise abbuffate mangio tutto quello che mi capita, fino a quando la pancia mi fa male e poi vomito... il cibo è un ossessione, ci pensò costantemente e quindi non riesco a godermi NULLA nella mia vita. Il mio dilemma è, con l’aiuto di professionisti davvero si può guarire definitivamente? Leggo solo storie di ragazze che ne soffrono e nessuno che racconta di essere guarita definitivamente.
Carissima Laura, nella mia adolescenza ho vissuto una intensa esperienza anoressica, con i tipici elementi del disagio familiare e della dolorosa ed ineffabile "crisi di senso", nella quale si perdono riferimenti, sicurezze e significati... un po' come descrivi tu, lasciandoci incapaci di godere più nulla della realtà, è come una "fame d'aria", prima ancora di cibo. La mia esperienza di "risurrezione" è stata segnata da un intimo episodio di contatto con questo Senso della realtà e di ordine amorevole in cui siamo tutti immersi, è una Grazia che si accoglie come dono ma che poi ci chiede la responsabilità di quotidiane ripartenze nel cammino di ogni giorno. Da allora mi sento testimone di questa possibilità di Vita da cui farsi nutrire e da rendere pane per gli altri col dono di me stesso. Il cibo è un simbolo essenziale di questa dinamica relazionale di cui siamo costituiti e per cui siamo stati ordinati verso una pienezza di cui tu ora avverti un profondo anelito. Vorrei raggiungerti quindi con questa rassicurante ed intima persuasione che la vita mi ha offerto: non c'è fame d'amore che non sarà saziata.. Ma prima di ciò che posso testimoniarti io, ti saluto evocando quella luce di speranza che tu stessa hai dentro a confermare le ben note parole di un amico comune..Lui ci parla di sazietà secondo lo Spirito: " beato chi ha fame e sete della giustizia, perché sarà saziato.. ". Non c'è fame che non sia altrettanto radicata in quel profondo stato dell'Essere, che solo l'amore divino ha potere di estinguere e rendere poi gratuito e generoso cibo per gli altri.