Caro Renzo, comprendo il tuo stato d’animo, certamente non deve essere facile vedere ogni giorno persone che stanno per lasciarci e capisco il tuo desiderio di star loro vicino nel modo più adeguato. Quello che mi sento di risponderti in tutta di sincerità è che non per forza devi credere che solo in un libro troverai le risposte che cerchi … la cosa più importante è quello che tu senti quando stai con loro, ciò che trasmetti. Loro hanno bisogno di sentire l’amore di chi sta loro accanto, quello che di certo devi evitare è comunicare con i tuoi gesti e, soprattutto con i tuoi occhi, compassione nei loro confronti. Comprensione per la loro sofferenza di certo, ma compassione mai. Io non so se tu sei un operatore delle professioni definite “d’aiuto”, né conosco le condizioni specifiche dei pazienti con i quali ti trovi a interagire, ma penso che ti basta affidarti ai tuoi sentimenti … prova a capire cosa ti arriva dai loro gesti, quale significato dai tu e non quello che in genere potrebbe voler dire. Per quanto riguarda il testo, non saprei consigliarti un libro specifico … il linguaggio non verbale è trattato in molti libri, anche con singoli capitoli all’interno di libri. Personalmente, non conosco bene il testo che citi, ma visto l’argomento potrebbe andar bene. Considera che non esiste un testo che ti dia tutte le risposte che vuoi, qualcuno ti soddisferà per certi aspetti, qualche altro per altri … Perciò ti ripeto: affidati ai tuoi sentimenti. Spero di esseri stata d’aiuto. Cordialmente.