Avrei bisogno di far terapia ma non ho i soldi
Mi chiamo Federico, In passato ho avuto 3 esperienze di psicoterapia. In cui in una delle quali mi fu diagnosticato un disturbo depressivo. Mi trovo in un anno che progressivamente insieme ad un crescente peggioramento delle mie condizioni economiche che non accenna migliorare è diventato sempre più difficile da sostenere. Mi sento costantemente angosciato, provo dentro di me una fortissima rabbia e una frustrazione logorante su ogni piano della mia vita. Non sento di poter avere un supporto dalla mia famiglia con cui ogni volta che interagisco finisco per riaprire ferite che in questo momento non ho la lucidità per medicare. E ho pochissimi legami affettivi. Purtroppo un annetto fa ho dovuto interrompere la mia psicoterapia con il mio terapeuta storico in un momento per nulla sereno e per forze maggiori. Ho provato a tamponare come possibile col bonus psicologo ma chiaramente, re-iniziando un rapporto terapeutico da 0, in 2 mesi di sedute non si è potuto far molto e mi son ritrovato a dover interrompere nonostante ne avessi bisogno. Vorrei disperatamente re-iniziare una terapia. Mi sento disperato e profondamente solo con un macigno più grosso di me da gestire e mi sembra di star andando incontro soltanto ad un'inevitabile fine. Ma al momento economicamente non me lo posso permettere quindi non so cosa fare. Esiste qualche modo? Che magari non son riuscito a scoprire io nelle mille ricerche per poter far qualcosa?
Buongiorno Federico,
comprendo la sua necessità, è per ovvie ragioni che uno psicoterapeuta le chiede soldi, detto ciò se non può pagare in questo periodo della sua vita, premesso che il bonus è nuovamente disponibile visitando la pagina Inps dove si trovano le indicazioni in merito, il suggerimento è quello di passare in rassegna le Onlus che talvolta ospitano a proprio carico i trattamenti di psicoterapia per i più bisognosi, resta un fatto legato al codice deontologico professionale degli psicologi e a maggior ragione degli psicoterapeuti, che il trattamento deve essere economicamente corrisposto per somme adeguate alla reciproca dignità, da qui si evince la non gratuità degli interventi se non in una logica assistenziale emergenziale che in molti casi è stata concessa, ma che generalmente si risolve nell'ambito di uno due incontri, cosa diversa da un percorso terapeutico, anche breve. Detto questo, è anche possibile nel frattempo, riuscire a trovare un nuovo impiego, non quello per la vita, ma utile a ripristinare quelle risorse necessarie a permettersi una buona terapia. In ultimo, non per importanza, restano i Serd (chiedere costa poco) ed il Pronto Soccorso ospedaliero che gestisce le situazioni di crisi ed emergenza, certamente con un approccio più organicistico, farmacologico / psichiatrico, dunque rivolto al sintomo piuttosto che alla causa, ma ricordo anche, prescritto spesse volte da professionisti capaci di interventi psicoterapeutici poichè proprietari di doppia specializzazione, può contattare via webcam gli psicologi che offrono un primo incontro gratuito e riformulare questa sua richiesta, repetita iuvant, c' è sempre chi ne sa di più! Dunque, la logica che le suggerisco di mantenere è quella che l'ha portato a scrivere su questo sito in cerca di aiuto, è si la sua attuale situazione, ma non si fermi, le soluzioni ci possono essere, sta a lei però, attivarsi con costanza al fine di individuare quelle possibili.
Un augurio di buona riuscita, forza!!
Dr. Cristian Sardelli