Ansia, confusione mentale...
Buon pomeriggio, ho pensato di scrivere su questo sito perchè sto vivendo una situazione delicata e sono molto confusa. Ho sofferto di attacchi di panico forti che mi hanno portato successivamente agorafobia. E' stato tutto molto lento, ho iniziato nel 2017 a soffrirne e ad oggi mi è rimasta l'agorafobia che è abbastanza invalidante. E' dura a livello psicologico perchè mi sento uno schifo, sono molto severa con me stessa. Durante questi anni mi sono fatta delle idee su di me, sulla mia situazione e so che devo modificare questo modo di vedere le cose perchè mi fa stare solo male (anche se non è facile perchè in più sono testarda). Ho problemi di ansia, a volte con crisi ma riuscivo a controllarla fino ad un mese fa...non so bene cosa mi sia successo. Non mi sento come prima quindi escludo una ricaduta di tipo ansioso. Mi sento molto giù invece, mi viene da piangere e ho ansia. Ho anche problemi di famiglia e situazioni difficili. Non so cosa fare, a chi rivolgermi. So solo che ho bisogno di una psicoterapia, perciò ho pensato di scrivervi....per capire se qualcuno è disponibile ad aiutarmi. Per favore...
Chiedo scusa se non mi sono fatta capire bene ma sto davvero male.
Grazie dell'attenzione.
Gentile utente,
è molto frequente che chi soffre di un problema legato alla gestione dell'ansia sviluppi nel tempo anche dei sentimenti di tipo depressivo. Se la situazione che sta vivendo in generale ("problemi in famiglia e situazioni difficili") è tra l'altro complicata e fonte di difficoltà e la sta provando emotivamente, è molto probabile che nascano nuove ansie che hanno una origine diversa dal panico o dall'agorafobia, o vanno a sommarsi a queste.
Se lei inoltre è una persona che tende ad essere molto dura con sè stessa, questo non ovviamente non la aiuta a lasciare spazio ai sentimenti di speranza e fiducia in sé stessa e nelle sue risorse.
Modificare le convinzioni che abbiamo su noi stessi è piuttosto difficile (ma non impossibile); a volte è molto più utile riconoscere un pensiero (ad esempio, "non valgo niente" o "non ce la farò mai" o simili) e provare a lasciarli andare, riconoscere che sono "solo pensieri", magari automatici, intrusivi, ma che non meritano di essere ascoltati troppo perchè non ci aiutano ad agire né ad essere ciò che vorremmo essere. Anche il "lasciar andare" non è semplice, ma ci sono diverse strategie per imparare a farlo.
Vorrei poterla aiutare ulteriormente ma non è possibile farlo solo con la scrittura, non so dove viva, ma se vuole possiamo sentirci anche online su skype (senza impegno).
Le faccio un augurio, si riconosca la forza di aver fatto intanto un primo passo verso la cura di sé, è stata molto coraggiosa a scrivere.
Un saluto
Dott.ssa Cristina Bozzato