Reazioni violente ai litigi
Buongiorno, Sono una ragazza di 26 anni e sono fidanzata da circa 10 anni con un uomo che ora ne ha 36. A settembre dovremmo sposarci, ma ultimamente (da quando è iniziata la convivenza) lui si arrabbia con me in continuazione per tutte le cose che faccio e che per lui non vanno bene, arrivando addirittura ad essere violento. Generalmente è una persona molto tranquilla, o almeno è così quando ci sono gli altri. Stamattina stavamo cucinando insieme e io sbadatamente con il coltello ho fatto un graffio sulla cucina ed è una cosa che è già capitata un’altra volta. Io sono molto goffa purtroppo in queste cose, mentre lui è molto bravo. Si è arrabbiato così tanto che mi ha dato un calcio molto forte prendendomi la schiena. Questi episodi sono già capitati altre volte, ma molto raramente. Ora stanno cominciando a capitare più spesso e io sono un po’ spaventata e lui in momenti in cui é molto arrabbiato mi dice che gli faccio schifo come persona e che vorrebbe tornare indietro per non mettere più in mezzo il matrimonio, ma che ormai è troppo tardi. Uno degli ultimi litigi (successo perché io ero stata morsa da un cane e stavo prendendo medicine già da un po’ per altri problemi) non ha voluto accompagnarmi in ospedale e non mi ha parlato per 2 giorni perché ho preso l’antibiotico (come detto dal dottore) e secondo lui non avrei dovuto prenderlo. Non so come gestirlo sinceramente, prima quando non vivevamo insieme non aveva mai fatto queste cose, anzi sembrava sempre ragionevole. Lui dice che io lo porto all’esasperazione e perciò reagisce così. Io non so cosa fare
Buongiorno Giovanna,
sono profondamente dispiaciuta per la sua situazione e anche molto preoccupata. Dal tono del suo messaggio si evince chiaramente che lei sta vivendo in una relazione con il suo compagno di sudditanza e senso di inadeguatezza personale. È inoltre chiaramente una situazione in cui la violenza fisica e psicologica prevale nella relazione. Mi riferisco a come descrive (e quindi come vive) ciò che accade : “io sono goffa, mentre lui è molto bravo”, “si è arrabbiato così tanto che mi ha dato un calcio…” .
Le chiederei per un momento di mettersi in una posizione di ascolto: se qualcuno le raccontasse o le leggesse quello che lei ha scritto, lei dall’esterno cosa proverebbe? Cosa penserebbe?
Lavoro da tempo in un centro antiviolenza e per certo posso dirle che la spirale della violenza è molto insidiosa, pericolosa e comincia con episodi sporadici e sottovalutati da chi li subisce.
Al di la di come evolverà la vostra storia e di cosa lei deciderà di fare in merito, le consiglio, quanto prima, di rivolgersi ad uno specialista per affrontare questa situazione che può diventare molto pericolosa con il trascorrere del tempo.
Spero di averle dato una spinta ad agire al meglio. Sono a sua disposizione.
Un abbraccio
Cristina Marsella