Vorrei riuscire a superare questo disagio, questa solitudine che provo quando mi relaziono alla famiglia di lui
Gentile Dot./ssa, Da due anni vivo con il mio compagno, con cui ho splendida relazione. Il mio disagio psicologico scaturisce da una vera e propria discriminazione da parte della sua famiglia nei miei confronti, in particolare con sua madre e la ragazza di suo fratello. Nonostante io sia stata fin da subito con loro riverente, disponibile ed educata, le due mi hanno sempre snobbata, se non in frangenti di bisogno da parte loro, ovviamente in tempi distinti e separati. Io qui sono sola, senza amici né familiari, ho pertanto sofferto molto questa alienazione. Si sono verificati episodi di odio dichiarato da parte di quella ragazza, poi di momenti di affetto nei miei confronti ed infine di un nuovo distacco, stesso discorso per mia suocera, che in verità é sempre stata un po' distante, all'inizio giustificandosi con la gelosia dell'altra nuora, ma quando questa ha avuto un periodo di crisi con mio cognato entrambe mi cercavano, l'una per uscire, l'altra(mia cognata) per conforto. Io e il mio ragazzo frequentiamo altri amici,ma sono distanti da dove abitiamo. Vorrei riuscire a superare questo disagio, questa solitudine che provo quando mi relaziono alla famiglia di lui, mi sento non accettata ed incompresa, vorrei riuscire ad accettarlo, nessuno mai è venuto da me a chiedermi come mi sentissi in questi due anni, come stessi, nemmeno quando ero a letto ammalata. Sono molto triste in questo periodo! Grazie per l'attenzione dedicatami.
Cara Veronica
e' normale avere dei momenti di sconforto e di tristezza quando ci si trova soli, ma come hai scritto tu frequenti anche altri amici quindi se puoi punta maggiormente sul rapporto con loro. Mi piacerebbe capire che tipo di malattia hai avuto e gli episodi di discriminazione e di odio dichiarato magari parlarne con uno psicologo ti farebbe sfogare un po' e quindi ti sentiresti più sollevata.