Gent.ma, capisco la tua fatica, le tue difficoltà ad entrare in relazione con tua figlia, una ragazza che non riconosci più come "la bambina buona, giudiziosa ed educata". In realtà sta semplicemente provando a crescere, ad affermare il suo sè provando ad allontanarsi dall'ideale per cui ha vissuto finora. Durante l'adolescenza è normale confliggere con le figure più vicine in un processo di separazione-individuazione, per cercare di costruire la propria identità "nel mondo". Questo, comporta fatica, tensioni, conflitti e tua figlia ti sta dicendo, col suo comportamento, le sue difficoltà. Non ti preoccupare, abbi fiducia nella relazione che in sedici anni avete costruito insieme, e, piuttosto che mandarla dal padre, prova ad ascoltarla, a capire queste sue fatiche e a starle vicina in questo momento di crescita. Chiamala e parlale col cuore, raccontale le tue fatiche per far sì che anche lei si senta legittimata a raccontarti le sue, in un clima di fiducia e ascolto reciproco. Tua figlia deve sentirsi accettata da te per quello che è ora, non più "la bambina buona, giudiziosa ed educata". Se hai necessità, prova a confrontarti con una psicologa. In bocca al lupo!