Dott.ssa Daniela Benvenuti

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Dott.ssa Daniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense

Rimorsi e sensi di colpa verso una persona cara che non c'è più

Buongiorno
Avrei bisogno di un vostro consiglio. Un mese fa ho perso mio padre in una maniera del tutto inaspettata e oltre alla perdita sto cercando di elaborare anche lo shock del fatto di averlo trovato io il babbo.. Ogni notte lo sogno e sempre il solito sogno. Come se fosse stato solo un brutto incubo, che è ancora vivo, che facciamo le solite cose, che sta bene e che mi dico per fortuna è stato solo un brutto sogno.. Poi ovviamente nel risveglio ne soffro perché capisco che stavo sognando e che la realtà purtroppo è tutt'altra. Il fatto è che è capitato tutto in maniera così inaspettata che non ci siamo salutati, non l'ho "accompagnato" verso un'altra vita, tutto lasciato lì così come se una strada si interrompesse da un momento all'altro.. Difficile capire, accettare.. E così sto vivendo anche momenti di sensi di colpa, rimorsi per tante cose..
E questo è la mia domanda.. Come si fa ad accettare e vivere con questi sentimenti quando non si può più chiarire? Chiedere scusa, perdono o semplicemente parlarsi?
Grazie mille a chiunque mi risponderà
Chiara

Gent. Chiara, la perdita di un genitore è un evento doloroso che richiede un periodo più o meno lungo di necessaria elaborazione. 

Mi creda, per quanto si possa aver fatto e detto con una persona cara, la sua improvvisa scomparsa fa affiorare quei suoi stessi sensi di colpa e di impotenza per ciò che si sarebbe potuto fare o dire se solo vi fosse stata un'avvisaglia della perdita. Tanto più nel suo caso, dove si aggiungono più motivi di dispiacere che ostacolano questa elaborazione.

Da ciò che scrive si comprende che vi era dell'affetto profondo tra di voi, credo che la ricchezza del vs rapporto padre-figlia sia la strada giusta per elaborare.

Penso che possa trarre sollievo da un supporto di tipo psicologico, perchè il processo di elaborazione sia incanalato nella giusta direzione e non assuma connotati disfunzionali che lo renderebbero ancora più difficile e doloroso.

Mi scriva se crede. Un carissimo saluto

domande e risposte

Dott.ssaDaniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense - Belluno - Padova

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