Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense
Confusione
Salve, in questo periodo vivo un momento di confusione. Sono sposata da due anni con una convivenza già da 8 anni! La nostra è stata una scelta per amore... non abbiamo figli perché non è così facile a quanto pare, ma ci proviamo da un po’ e l’anno scorso ne abbiamo perso uno! Da lì poi tutto è andato in malora! Mio marito si è allontanato e io ho pensato a riprendere quel poco che restava di me! Premetto che sono orfana di padre e ho avuto un infanzia non tanto felice... eppure il mio obbiettivo è stato sempre quello di aspirare a qualcosa di più! Solo che dopo in qualche modo lo rovino. Come in questi ultimi mesi tradendo mio marito con persone conosciute in ambito lavorativo e dove le relazioni si prestano ad essere di tipo sessuale... anche se poi puntualmente si instaura sempre un rapporto molto amichevole! Mio marito ha sicuramente i suoi pregi e i suoi difetti! Spesso mi lamento del fatto che sembra essere poco attratto da me o che il suo modo di fare l’amore è troppo classico e poco irruente... quasi forzato... questo ovviamente ai miei occhi! So che mi ama... e la mia confusione ad oggi è proprio questa! È giusto vivere in modo parallelo e mentire ad una persona che ti ama? D’altronde so che è sbagliato ma non posso farne a meno
Questo modo di intendere le relazioni non fa bene a lei, Ilenia, non la porta da nessuna parte, ma penso sia un modo per sentirsi viva, anche se è un palliativo per mantenere una specie di autostima e conferma narcisistica del suo femminile che nulla ha a che vedere con la sfera del coinvolgimento sentimentale.Semplicemente le consente di tirare avanti senza affrontare i problemi veri del suo rapporto, creandole confusione che non l'aiuta a fare chiarezza su cosa veramente significa il vs rapporto di coppia. Che va ripensato in ogni caso. In che modo?
Prendendo atto che non vi è una effettiva comunicazone tra voi che le permetta di dire a suo marito quali sono le sue esigenze e i suoi dubbi e insoddisfazioni, almeno provarci! Da qui potete in seguito decidere di affrontare un percorso di terapia di coppia, ma prima dovete toccare con mano la vs personale disponibilità a mettervi in gioco se ritenete ne valga la pena.
A volte il confine tra l'insoddisfazione e la soddisfazione è molto sfumato, basta poco per far riemergere il sentimento e altrettanto poco per far crollare tutto. Attenzione!
Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense - Belluno - Padova