Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense
Socialmente impacciata
Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 23 anni e sono all'ultimo anno di studi universitari.
Mi sento vuota e sola, ho difficoltà a integrarmi in un gruppo, a trovare degli amici e a ad esprimere le mie emozioni.
Sento di non avere ancora iniziato a vivere e questo mi preoccupa tutti procedono con la propria vita, riescono a trovare amici, a trovare un compagno, vanno a vivere da soli, si trasferiscono… e io?
Io sono sola, non esco mai con amici, bar, pub etc. esco solo con mia mamma e le mie sorelline. Tutti i giorni sono sempre uguali per me. Mi sveglio con il pensiero dello studiare, ed è questo ciò che faccio tutto il giorno. Questa cosa è molto frustrante per me, vedo tutti quelli della mia età studiare, uscire e fare mille attività e poi ottenere voti altissimi.
Desidererei poter avere rapporti sociali più appaganti, vengo sempre esclusa, dimenticata, emarginata. Non so creare rapporti e quelle poche volte che ci riesco non li so mantenere.
Sono abituata a tenermi tutto dentro, non riesco mai a parlare delle mie emozioni con nessuno.
Mi sento vuota, mi sento come se non avessi niente da dare. mi ritrovo in quell’esigenza di piacere prima di tutto a qualcun altro per riuscire a piacere a me stessa.
Penso di avere scarse abilità sociali: non so esprimere la mia opinione perché ho paura di dirla nel modo sbagliato/ferire l’altro, non so gestire le critiche/ i rimproveri … Sento di essere rimasta indietro. Mi mancano tante competenze non acquisite, non mi piace andare a ballare, non bevo, non fumo e mi mancano delle esperienze di vita in generale, infatti quando escono discorsi su storie d'amore ed esperienze in generale passate, taccio perché io non ho mai avuto un fidanzato e questa cosa di non avere mai avuto un ragazzo mi blocca e mi fa vergognare tantissimo.
Ho paura che per la mia insicurezza e la mia bassa autostima non riuscirò a trovare lavoro o fare quello che mi piace poichè sono richiesti requisiti che sento di non avere (capacità relazionali con i clienti, fiducia in se stessi, capacità di leadership ecc.)
Da molto tempo sto andando dallo psicologo, ma sono bloccata non riesco ad esprimermi, non sono cosa mi succede ma vado in confusione.. c'è anche la vergona che mi blocca, ho 23 anni e i pensieri e le paure che ho sembrano di una di 13.
Quando torno a casa provo tantissima rabbia verso me stessa per non aver parlato e sto molto male ma è più forte di me, non riesco a liberarmi, non so il perchè.
Ho paura di essere senza speranze.
Cara Laura, ognuno ha la sua storia e ad ogni età aprirsi ad una vita sociale più intensa ed appagante è possibile, nel suo caso nasce da un'esigenza di cui si rende bene conto, e questo è il primo passo.
Le abilità sociali si apprendono come qualsiasi altra abilità, anche per imitazione di amici e conoscenti più spigliati di noi. L'ansia purtroppo segue un circolo vizioso per cui nelle situazioni sociali aumenta perchè si da' maggiore importanza a ciò che gli altri pensano di noi piuttosto che all'espressione di come siamo veramente. Parlare apertamente col suo terapeuta sarebbe fondamentale per la riuscita del lavoro terapeutico, altrimenti non le serve a nulla. Perchè non gli racconta le sue difficoltà? Un professionista non dà giudizi, il suo ruolo è di supporto alle difficoltà del paziente, ma in questo modo nessun aiuto potrà avere. Perciò faccia un primo passo, gliene parli.
Troverebbe secondo me giovamento dalla partecipazione a gruppi dove si insegnano le abilità sociali, quali autostima, assertività, controllo emozionale. Se mi scrive in privato, potrei fornirle indicazioni in merito proprio a Milano.
Cordiali saluti
Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense - Belluno - Padova