Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense
Non capisco mia moglie
Ho 40 anni, mia moglie 38, non abbiamo figli e siamo insieme da 16 anni. Viviamo all’ estero, abbiamo un appartamento al pianoterra, mia moglie e’ straniera e siamo entrambi piccoli imprenditori. Io sono un tipo tendenzialmente solitario ed ero abbastanza timido, con mia moglie e’ stata la prima relazione seria che ho avuto mentre lei aveva gia’ avuto un paio di relazioni piuttosto tormentate ed una relazione di 2 anni terminata da lei a causa di un tradimento.
Io ho avuto un’ infanzia direi serena in una famiglia abbastanza rigida ed iperorganizzata, mia moglie un’ infanzia caotica con un padre alcolizzato, rissoso, violento, che ogni tanto picchiava sua madre e si comportava da dittatore in casa. Mio suocero e’ morto da qualche anno. Con sua madre ha un rapporto molto forte, a tratti oserei dire morboso ed iperprotettivo, anche perche’ mia suocera soffre di alcune patologie abbastanza serie e mia moglie sente di doverla proteggere. Lavorano assieme visto che e’ subentrata a sua madre nella conduzione dell’ impresa, ma nel tempo libero si telefonano 1-2-3 volte al giorno, mia moglie l’ accompagna a casa, la porta a far compere (mia suocera non guida), durante il week-end spesso va a casa sua, baci, abbracci, mia moglie che le posa la testa sulle ginocchia per farsi accarezzare, insomma atteggiamenti spesso adolescenziali. All’ inzio la cosa mi seccava, poi ho imparato a fregarmene visto che si finiva sempre per litigare (odi mia madre, a lei non rinuncero’ mai, ecc.). Quando mia suocera e’ rimasta vedova per un certo periodo ha tentato di convincermi a trasferirci da lei, cosa che logicamente non ho accettato e non accettero’ MAI.
Tendenzialmente mia moglie e’ una persona socievole mentre io sono abbastanza introverso: appena conosce una persona tende a parlare molto ed a raccontare anche cose abbastanza riservate, salvo poi pentirsene quasi subito e darsi della sciocca.
Il problema tuttavia non e’ questo, ma sono alcuni comportamenti di mia moglie che iniziano a darmi molto da pensare….
Mia moglie, da quando la conosco, e’ sempre stata una persona che tende a vedere complotti e tradimenti un po’ dappertutto. Gia’ all’ inizio della nostra relazione mi sono accorto che aveva una certa dose di gelosia e un atteggiamento piuttosto possessivo nei miei confronti. Dopo 4 anni di relazione abbiamo avuto un momento di crisi, sfociato in un suo tradimento per ripicca visto che secondo lei non le dedicavo sufficienti attenzioni. Solo che quando e’ andata a letto col tipo in questione, si e’ accorta che vicino al letto il ragazzo teneva il portatile acceso e si e’ messa in testa di esser stata filmata e da allora ne ha fatto praticamente una mania cercando su internet a destra e a manca per vedere se magari avevano messo in rete un fantomatico filmino (che logicamente non esiste) e a distanza di anni le e’ rimasta questa fissazione. Il tradimento gliel’ho perdonato, uno sbaglio lo possiamo fare tutti.
Quando siamo in salotto sul divano e mi viene voglia di fare l’ amore, prima ancora di toccarla devo assicurarmi che tutte le imposte siano chiuse e tutti I vetri chiusi, altrimenti I vicini potrebbero vederci e sentirci. Spesso nonostante abbia chiuso tutto, lei vuole controllare. Poi non le va di fare sesso con le luci accese, solo l’ abat jour. Se preso dalla foga mi dimentico di farlo, scenata isterica e logicamente mi passa la voglia di continuare. Se decidiamo di guardare un film per adulti, devo togliere l’ audio per lo stesso motivo. Durante l’ amplesso bisogna fare attenzione al tono di voce. Tempo fa ho deciso di comprare dei sex toys per mettere un po’ di pepe, ma anche li’ ci ho messo un po’ di tempo a convincerla visto che I vicini avrebbero potuto sentire il rumore (manco fosse un martello pneumatico).
Quando sono all’ estero per lavoro, spesso le chiedo di fare sexting. Dopo 15 anni di insistenze ha finalmente accettato, sotto giuramento di cancellare subito le foto che qualcuno potrebbe vedermi sul telefono o che io potrei divulgare per vendetta (!!!). Se ha il viva voice sul telefono, guai dire cose spinte perche’ I vicini potrebbero sentire. Quando sono via non usa da sola I sex toys per paura che qualcuno senta il rumore e perche’ le sembra una cosa stupida usarli da sola.
Tutti questi rituali da seguire hanno fatto sorgere in me una serie di frustrazioni (sopratutto mi bloccano le sue scenate in caso di un mio errore) culminate in un mio tradimento dell’ anno scorso durante un viaggio all’ estero. Non mi ricordavo piu’ cosa volesse dire fare sesso senza controllare se le imposte sono chiuse. Gliel’ho confessato e mi ha perdonato, solo che francamente non ho nessun rimorso per quello che ho fatto. Prima di farlo ho tentato varie volte di parlare, di farle capire che alcune cose non mi andavano, ma ottenevo sempre la solita risposta “se non ti va bene puoi andartene, se mi ami mi accetti cosi’ come sono, altrimenti se non ci capiamo piu’ meglio che divorziamo”. Questa e’ praticamente la risposta che mi becco anche quando le dico che se dimagrisse 5 kg sarebbe molto piu’ carina e che mi sono beccato pure stasera quando le ho dato dell’ ipocondriaca visto che continua a farsi mille paranoie circa gli effetti collaterali del vaccino COVID. Da allora, e’ convinta che io l’ abbia tradita non so quante volte in passato e che continui a tradirla, quando sono via mi telefona anche 7 volte al giorno per vedere dove sono e cosa faccio, spesso litighiamo perche’ le risulta strano che io sia in un certo posto ad una certa ora ecc. Le ho fatto presente che io a suo tempo l’ ho perdonata e mi fido di lei, ma a quanto pare lei non si fida piu’. A dire il vero comunque questo ipercontrollo telefonico lo metteva in atto anche prima del mio tradimento, e’ una cosa che ha sempre fatto.
Tralasciando la sfera sessuale, ci sono tutta un’ altra serie di rituali che mi lasciano perplesso. Mai parlare di faccende “delicate” di lavoro per telefono, visto che e’ convinta che la polizia le tenga sotto controllo il telefono e potrebbe interpretare male alcuni discorsi (manco spacciasse cocaina). Mai parlare a voce alta in casa, I vicini potrebbero sentire gli affari nostri. Abbiamo comprato un terreno per costruire una casa, la prima preoccupazione e’ stata la recinzione che dev’essere impenetrabile cosi’ nessuno potra’ spiare nel nostro cortile.
Amiche ne ha molto poche, a suo dire sono tutte invidiose, tutte la evitano e nessuna la cerca perche’ tutte hanno qualcosa contro di lei. Aveva una buona amica che pero’ si comportava in modo abbastanza ambiguo nei miei confronti, quindi litigio e rottura (a suo dire mi faceva la corte). Tutto il tempo libero lo passa o da sola in casa a rimuginare perche’ non ha nessuna con cui uscire oppure a casa di sua madre. Quando deve fare un’ acquisto controlla lo stesso articolo in 10 posti diversi per paura che vogliano fregarla. Logicamente il COVID, secondo lei, era un complotto internazionale. In passato litigava pure con la madre perche’ a suo dire chiamava piu’ spesso suo fratello e gli voleva piu’ bene che non a lei.
Quando si litiga, e’ normale che scappino parole grosse o frasi che non si dovrebbero dire. Io me le dimentico in fretta, lei se le ricorda tutte anche a distanza di anni. Spesso mi rinfaccia cose che ho detto anni prima e di cui magari mi sono dimenticato. Se mi capita un imprevisto all’ estero e devo ritardare il mio ritorno, sicuramente le sto nascondendo qualcosa oppure non voglio piu’ tornare a casa perche’ non la amo piu’. Se sto qualche giorno senza dirle ti amo al telefono vuol dire che ho un’ altra, devo terminare la chiamata sempre con la frase di rito. Nonostante sappia che coi miei non abbia un legame molto stretto e’ convinta che discuta con loro su di lei e che la critichiamo insieme.
Una volta dopo l’ ennesima litigata le ho detto che forse dovrebbe andare da uno psicologo, mi ha risposto che se ho intenzione di farle credere che e’ matta mi sbaglio di grosso e di non osare mai piu’ di dirle una cosa del genere.
Non pretendo una diagnosi a distanza, ma francamente questa situazione comincia a preoccuparmi e comincio seriamente a chiedermi se abbia senso continuare il mio matrimonio.
Buongiorno, ognuno di noi ha vissuti diversi che, in misura maggiore o minore, influenza il suo modo di gestire l'attaccamento e il modo di vedere il mondo circostante e le relazioni in generale. Sua moglie ha un attaccamento di tipo prevalentemente dipendente e il suo non fidarsi ha radici nelle sue esperienze precoci. Sarebbe ottimale che sua moglie si rendesse conto di avere un problema, in secondo tempo maturasse l'intenzione di intraprendere un percorso terapeutico per vivere meglio con se stessa e con gli altri. E' evidente che vivete la sessualità in maniera diversa, e questo non è il problema maggiore data la situazione. Una terapia di coppia potrebbe essere utile, ma presuppone una'adesione che in questo momento mi sembra assente. Provi a parlarle e a dirle che potrebbe provare a tentare un cambiamento di visione che la porterebbe a maggiore consapevolezza dei suoi problemi aumentando la sua serenità. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, cordiali saluti
Dr.ssa Daniela Benvenuti, ricevo a Padova, Feltre e anche in modalità online
Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense - Belluno - Padova