Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense
Mi sento in colpa e provo sempre un senso di fallimento. Ho perso la fiducia in me stesso
Salve a tutti,
Sono uno studente universitario di 23 anni e frequento l'ultimo anno di Ingegneria.
Ho appena finito la sessione d'esami e, purtroppo, ho passato solo 3 dei 4 esami che avevo da dare.
Ora me ne rimangono 5 più la tesi da scrivere e mi sento un fallito.
Inoltre, nonostante la sessione sia finita e non abbia più appelli disponibili, mi sento in colpa perchè non studio, perché non ho passato questo 4 esame. Non riesco a "staccare il cervello" penso sempre che ho fallito, all'ansia di finire fuoricorso, di non riuscire a scrivere la tesi, di non essere in grado di trovare un argomento o relatore, continuo a pensare.
In più lunedì rincominciano le lezioni e ho paura di non abbastanza riposato per riprendere il tutto.
Mi sento stanchissimo mentalmente, appena metto la testa sui libri (ho passato l'ultima settimana a sistemare appunti in vista del prossimo semestre) mi pesa come un macigno e mi sembra di non capire nulla, non so se è perchè sono stanco oppure perché proprio sono stupido.
Non riesco a studiare.
Mi trovo a vivere in un costante stato d'ansia (non solo per gli esami, che credo ci sia sempre un po' per tutti, ma anche per cose più legate alla mia sfera personale come l'ansia generata dalla paura di non riuscire a combinare niente nella mia vita, dalla paura di non aver scelto il corso giusto, di non essere in grado di trovare lavoro dopo, di non avere uno straccio di esperienza in ambito lavorativo, di non essermi goduto forse i migliori anni della mia vita)
Ho perso la fiducia in me, in ciò che una volta credevo di essere in grado di fare.
Fino a questo semestre andava tutto bene ma adesso mi sento proprio "saturo" nel senso che pur interessandomi quello che studio non riesco proprio a mettermi li a studiare, non so se è perché sono stanco, o perchè vedo la fine del percorso e questo mi spaventa oppure per via della situazione che stiamo vivendo a causa Covid (praticamente è un anno che non faccio altro che seguire lezioni e studiare, anche d'estate visto che non sono andato da nessuna parte e sono tipo 4 anni che vado in vacanza per studiare). Forse è stato anche il fatto di non aver passato l'ultimo esame della sessione mi ha un po' "spezzato le gambe". Anche il fatto di non sapere che tesi scegliere, avere paura di propormi alle aziende per stage per paura di non essere preso, mi sta facendo impazzire : ci penso continuamente e questo non fa altro che continuare a distrarmi e farmi sentire sempre inferiore agli altri, specialmente in ambito "competitivo" come ricerca di lavoro, stage, università in generale. Come se gli altri sapessero tutti più di me, fossero tutti più preparati, fossero sempre migliori di me (anche se magari gente diciamo "al mio livello" o con cui mi confronto quotidianamente, prepariamo esami insieme etcc riesce in tutto). Questo in ogni aspetto della vita e con qualsiasi persona.
Grazie per chi leggerà e risponderà
Buongiorno, Luca, lei è andato in corto circuito, proprio come una linea elettrica sovraccarica, di pensieri catastrofici, di preoccupazioni, di sensi di inadeguatezza. Si può e si deve uscirne, impedendo ai pensieri negativi di tenerle compagnia tutto il giorno e di ostacolare una visione più equilibrata dei problemi che le consenta di ridimensionarli e di valutarne più obiettivamente la portata.
Si affidi ad un bravo professionista e inizi un percorso psicoterapeutico, vedrà che le gioverà e le consentirà di affrontare questo periodo negativo in maniera efficace. Un caro saluto
Dr.ssa Daniela Benvenuti
Ricevo a Padova, Feltre e in modalità online
Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense - Belluno - Padova