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recensioni dei pazienti
Giulio 15/12/2024
Professionista eccellente, dalle ottime doti specifiche del mestiere, In seduta si denota la passione e la sicura preparazione.
Sofia 15/12/2024
Ho trovato il numero della dott.ssa Robertelli in un periodo di forte crisi personale, era tutto buio intorno a me, e l'unico appiglio che credevo utile era poter iniziare una psicoterapia, per ritornare a respirare, per ritornare a credere in qualcosa. Ho chiamato e dall'altra parte del telefono ho trovato una voce accogliente e molto gentile. Sono arrivata alla sua porta quasi tremando e con la voglia di ritornare indietro, invece il suo sorriso mi ha fatto accomodare e ciò che mi sembrava spaventoso, cioè parlare dei motivi che mi hanno portata a chiudermi, è stato per me liberatorio. È tanto competente che grazie a lei nella crisi sono riuscita a trovare delle opportunità, che non credevo possibili e non riuscivo a vedere, minimamente. È stata la migliore scelta che potessi fare
Marta 12/12/2024
La dottoressa Robertelli è una persona con grandissima professionalità, cordialità ed empatia. Ascolta attentamente il bisogno che si porta in seduta, è molto rispettosa e professionale nello sciogliere i vari nodi che bloccano. Con me ci sta riuscendo. Non posso che dire che il percorso con la dottoressa Robertelli è più che positivo
presentazione
Mi chiamo Daniela Robertelli, sono una Psicologa dell’età evolutiva e una Psicoterapeuta di formazione sistemico-relazionale simbolico-esperienziale.
Sono iscritta all’albo degli Psicologi e degli Psicoterapeuti del Lazio con il numero 21113.
Ho seguito un’ambizione, sin dalla giovane età, che era chiara più di ogni altra. Sapevo chi sarei diventata ma non avevo idea di come lo sarei diventata.
“Il viaggio non soltanto allarga la mente, le dà forma” diceva uno scrittore, il mio viaggio di crescita professionale, e personale, diretto verso la forma desiderata ha inizio presso l’Università di Roma La Sapienza, dove ho conseguito la laurea in Psicologia con il massimo dei voti, 110/110 e Lode.
A percorso universitario concluso, ho conseguito un Master in Psicologia Giuridica e Criminologia, spinta dal desiderio di ampliare le mie conoscenze e ottenere competenze spendibili allo svolgimento delle attività inerenti la psicologia forense della famiglia, la psicologia applicata al processo e all’esecuzione penale di minori autori o vittime di reato.
Ho perfezionato ancora la mia veste da professionista, andando ad aggiungere al mio fare la Psicologa una ulteriore formazione teorica che mi permettesse di rispondere anche alla richiesta di prevenzione, diagnosi e trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), difficoltà significative e circoscritte all’acquisizione e all’uso strumentali di lettura, scrittura e calcolo, che comportano con sé anche un forte disagio emotivo, frustrazione e disorientamento nei bambini e sconcerto nelle famiglie. Il ruolo di esperta nei DSA, all’interno del centro clinico presso cui ho lavorato, mi ha permesso di essere parte attiva del servizio di Psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza.
In questo mio continuare a peregrinare con curiosità e passione sulla strada della psiche, mi sono data l’opportunità di impreziosire ancora di più il mio bagaglio formativo con il passaggio presso la Scuola Romana di Psicoterapia Familiare, che mi ha premesso di aprirmi al molteplice e di esplorare l’inesplorato, insegnandomi a diventare terapeuta, ad esserlo e non semplicemente a fare terapia.
Nel 2021 ho conseguito la specializzazione in Psicoterapia presso la scuola Romana di Psicoterapia Familiare di Roma, con il massimo dei voti, 60/60.
Come psicoterapeuta sistemico relazionale, nell’ascolto attento ed empatico dei racconti di vita che ho il privilegio di udire, considero il sintomo non avente proprietà privata, ma essere sempre relazionale, e, dunque, esploro la storia delle relazioni familiari e transgenerazionali, che vanno ad influenzare il contesto di riferimento, sia che si tratti di terapia individuale, sia che si tratti di terapia di coppia o familiare, al fine di comprendere come si sono sviluppate le relazioni, quali dinamiche e fattori hanno contribuito all'insorgenza del sintomo o del problema, non spostando l’attenzione dal presente e dall’analisi delle difficolta del momento attuale. Osservo e restituisco la posizione della famiglia/individuo rispetto al proprio ciclo vitale, metto luce sui momenti chiave di cambiamento affrontati o in corso, sulla definizione dei vari ruoli sviluppati dai membri/o all’interno del contesto.
Il mio lavoro non risiede, quindi, nella esclusiva rimozione del sintomo, ma nella comprensione del significato e della funzione del sintomo all’interno del sistema relazionale. Accompagno il paziente nel percorso di consapevolezza delle dinamiche disfunzionali che hanno provocato il sintomo, attraverso un processo di co-costruzione che coinvolge attivamente la me terapeuta e l’individuo/famiglia, col fine di attivare il cambiamento, favorire l'adozione di una nuova organizzazione più funzionale nei sistemi familiari dove blocchi evolutivi nel ciclo di vita o confusione nei ruoli e mancanza di confini tra le generazioni, hanno dato vita ad un disagio.
L'obiettivo è guidare il paziente nel rivedere e cambiare la sua visione del mondo, esaminando la storia personale che porta con sé, aiutarlo a prendere consapevolezza del proprio sguardo.
Svolgo la libera professione come Psicologa e Psicoterapeuta sistemica, mi occupo di: problematiche familiari, disagi nella relazione di coppia, difficoltà legate alla separazione coniugale, all’infanzia e all’adolescenza, alla terza età. Accolgo domande che pongono il focus sui sintomi come la depressione, stati d’ansia, problemi di autostima (senso di inefficacia e vuoto, solitudine), disturbi alimentari, dipendenze, elaborazioni del lutto. Ancora, nella stanza di terapia, il mio lavoro comprende il percorso di diagnosi e trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), interventi valutativi e riabilitativi per difficolta neuropsicologiche del bambino (attenzione, concentrazione, memoria).
Approccio
Considero la Psicoterapia un processo evolutivo il cui obiettivo non è di certo quello di ricondurre il paziente alla retta via, bensì alla formazione di nuove possibilità di senso e connessioni tra intrapsichico e intersoggettivo, dove il sintomo può divenire, per il paziente, un’opportunità di crescita.
Il modello psicoterapeutico che ho scelto per incontrare l’Altro, nella possibilità di aiutarlo nel movimento a partire da una sofferenza che immobilizza, da una crisi che congela, è l’approccio sistemico relazionale.
La psicoterapia sistemico relazionale pone il focus sulla relazione, la relazione con l’Altro di riferimento, con il sistema familiare e sociale in cui vive, e, non per ultimo, la relazione con sé stesso e con le proprie emozioni. Ciascuno di noi fin dalla nascita abita all’interno di relazioni che lo influenzano e da cui è influenzato, è quindi impossibile comprendere ed interpretare un comportamento, o un sintomo, senza tenere in considerazione il contesto in cui esso si manifesta e a cui la persona appartiene.
Il focus sulla relazionalità permette, dunque, di spostare la lente d’osservazione da una dimensione soggettiva ad una relazionale. Il paziente non è visto come un individuo isolato con comportamenti indipendenti, ma come una persona che si sviluppa all’interno di dinamiche familiari in cui è cresciuto e nel quale vive, il cui “movimento”, la cui “forma”, sono determinati dalle relazioni con gli elementi del contesto di riferimento. Cosi anche il sintomo portato nella stanza di terapia subisce un processo di ridefinizione, non come problematica unicamente individuale ma considerata come una manifestazione di dinamiche relazionale e sistemiche più ampie. Il sintomo non ha proprietà privata, è sempre relazionale.
L’intervento terapeutico si basa sull’osservazione delle modalità di relazione tra il paziente e la sua famiglia e mira a modificare, attraverso un processo di co – costruzione tra terapeuta ed individuo/famiglia, i modelli disfunzionali presenti nel contesto entro il quale il disagio del paziente è emerso, stimolando le risorse e rafforzando sia il funzionamento individuale sia quello familiare.
aree di competenza
"Accompagno il paziente a vedere ciò che non vede in quel che vede"
Ambiti di intervento
Tipologia di interventi
Esperienze lavorative
Ho maturato un’esperienza decennale in ambito clinico. Dopo aver ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione, ho iniziato la mia esperienza lavorativa in un Centro Clinico di aiuto alla persona, con sede a Roma, che mi ha permesso di entrare in contatto e di accogliere tante richieste, figlie della consapevolezza del proprio disagio e della voglia di fiducia. Negli anni, il ruolo di esperta nei DSA mi ha permesso di essere parte attiva del servizio di Psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza del Centro Clinico, diventare punto di riferimento in maniera efficiente per famiglie e di creare contatti funzionali, nonché rete, con le scuole del territorio.
Durante la formazione presso la scuola di Specializzazione in Psicoterapia, ho iniziato una esperienza lavorativa presso i consultori dell’Asl di Roma, la quale mi ha permesso di lavorare in maniera più diretta con le varie sfaccettature del disagio sociale, incontrando ex detenuti, che portano con sé un’etichetta difficilmente sostituibile che tende ad oscurare la persona, ho lavorato più da vicino con le dipendenze, ho toccato il dolore e le diverse forme che esso assume, mi sono altresì occupata ad accogliere richieste figlie della cosiddetta normalità di quel variegato numero di eventi che coinvolgono il nostro regolare ciclo di vita, come la formazione di una coppia, la nascita di un figlio, l’ansia pre - post partum, le problematiche familiari, i conflitti coniugali, i problemi dell’età evolutiva durante l’infanzia e l’adolescenza, ma ancora i problemi dell’età senile, il processo di senescenza è un fenomeno multidimensionale nel quale giocano un ruolo molto importante e concomitante ai fattori biologi quelli psicologici, nel cammino che porta la luce accesa sulla scritta -una vita che potrebbe finire-.
Ho svolto l’attività di psicologa scolastica per lo sportello di consulenza psicologica nelle scuole secondarie di secondo grado. Ad oggi continuo ad occuparmi di ragazzi in età adolescenziale lavorando all’interno di istituti scolastici di secondo grado, promuovendo le risorse, la fiducia in sé e la motivazione nel percorso scolastico.
Tutte queste esperienze mi hanno permesso di maturare competenze e conoscenze, che, guidata dalla mia teoria, metto a disposizione all’interno della stanza di terapia quando accolgo famiglie, coppie, bambini o singoli individui.
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