Come posso vivermi serenamente mia mamma essendo narcisista patologica?
Salve, purtroppo non mi sarei mai aspettata a 21 di scoprire che mia mamma fosse realmente una narcisista patologica.
Parto dal principio per spiegare meglio il tutto, io e mia mamma abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto, l’ho sempre stimata e ho sempre pensato fosse la donna più forte del mondo e che un giorno sarei voluta diventare tale e quale a lei.
I miei genitori si separarono durante l’anno della mia quarta elementare, stessi male ma pensai sin dal principio che la colpa fosse di mio papà, li ho sempre sentiti bisticciare e mai abbracciarci.
Andammo a vivere da sole, lei continuava a mettermi contro mio papà in tutti i modi possibili e io bambina ci cascavo con tutte le scarpe.
Mia mamma era il mio tutto, perché non avrei dovuto crederle?
Un paio di anni dopo morirono i miei nonni (padre e madre di mamma)..Mia mamma cadde in una brutta depressione l’anno successivo, non faceva avvicinare papà lo trattava come un uomo di merda, io mi occupavo di lei e piano piano con le medicine sembrava tutto più calmo, più sereno e lei più felice.
E se lei era felice lo ero anche io.
A 16/17 anni però iniziava a diventare tutto troppo stretto per me, era un continuo litigio, passava mesi a non parlami in casa, sembrava sempre che non ne combinassi una giusta.
A 18 anni me ne andai da casa sua, partì a lavorare in una città due ore di macchina lontana da lei.
Li sono rinata, li ho incontrato il mio fidanzato.
Ho conosciuto lui che mi ha presa dal fondo salvandomi.
Ora stiamo 3 anni assieme, conviviamo da 2 anni e mezzo, abbiamo preso tanti aerei e siamo andati in tanti posti e ancora ne dobbiamo visitare tanti!
In tutto questo mia mamma ha sempre odiato il mio fidanzato, l’ha sempre trattato in malo modo ma lui si è sempre comportato da signore nei suoi confronti, all’inizio ho pensato fosse solo gelosia.
Poi ho capito che il problema ce l’aveva lei e soltanto lei.
Non era colpa mia, non era colpa del mio fidanzato, ne di mio papà, era sempre stata lei a fare tutto da sola..Si montava e smontava i suoi castelli di sabbia buttando tutto addosso solamente a me.
Mi è capitato di chiamarla piangendo perché ero stressata dal lavoro, le bollette, l’affitto..mentre ero a 200 mila km lontana da lei perché avevo bisogno del conforto della mia mamma e lei l’unica cosa che sapeva dirmi era “l’hai deciso tu di andare a vivere li con quello cosa ti lamenti”
Le sue chiamate partivano con “sai che non ho soldi? Non so se arriverò a fine mese, tu quanti soldi hai sul conto?”
Più di una volta mi ha detto “ho provato a suicidarmi ieri” “voglio morire adesso” “sei brava solo a farti i cazzi tuoi, tu a me non pensi mai, vivi per quel coglione del tuo ragazzo e io che ti ho cresciuta?”
Ribadisco che il mio fidanzato è la persona più pura e genuina che abbia mai conosciuto nei miei piccoli ventun anni.
Dopo questo “breve” racconto, sicuramente con errori infatti mi scuso in partenza, vorrei soltanto sapere se potrei mai riuscire a stare serena con mia mamma.
So che ci vuole pazienza e spero di averne abbastanza, mi piacerebbe soltanto stare bene con lei, poterle parlare senza sentirmi dire “tutti i problemi che ho io tu non immagini”
Ho bisogno solo della mia mamma che mi faccia da MAMMA perché un papà ce l’ho ed è un grande uomo!
Salve Anna, da come scrive sembra che le dinamiche e la storia familiare abbia contribuito alla nascita di un legame simbiotico con sua madre che, una volta venuto meno, ha portato sua mamma a cercare di ricrearlo. Non credo che lei abbia sbagliato qualcosa, ha solo cercato di andare per la sua strada rendendosi conto che restare incastrata in quel rapporto non era sano. Se posso però darle un consiglio penso che potrebbe cercare di elaborare i vari sensi di colpa che evidentemente sua mamma cerca di instillarle per ricreare proprio quella fusione venuta meno. Se le dico questo è perché spesso pensiamo di evitare che i nostri familiari ci influenzino la vita, mettendo chilometri in mezzo oppure parliamo di legame che ci fa soffrire. Come però sta vedendo lei stessa ciò sembra essere sufficiente. Ciò che serve è avviare un vero processo di differenziazione che richiede di andare ad approfondire aspetti interni legati proprio alla storia e alle dinamiche con le figure per noi più importanti. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Buona serata