FIGLIO DI 14 ANNI COME DEVO REAGIRE QUANDO OFFENDE ?

Salve, sono una mamma di 38 anni con due figli, uno di 14 anni e una di 12 .
Separata da 8 anni senza un padre che cerca i figli, mi ritrovo a crescere ed affrontare tutte le problematiche di questa età, completamente da sola e non so come reagire quando mio figlio di 14 anni fa di tutto per discutere, arrivando anche ad insultarmi molto pesantemente.
Durante le discussioni, mio figlio mi definisce P... se esco con qualche mia amica un venerdì, vado secondo lui a fare la P. Che vado a letto con gli uomini "cosa che francamente non avviene, perché sono davvero troppo delusa da tale sesso "...come devo reagire???
La prima volta a tali parole l'ho letteralmente preso di forza e dato due schiaffi, perché un'offesa del genere non la tollero dagli adulti figurati da mio figlio.

Dopo tutto quello che, in questi anni, ho fatto come dovere e soprattutto come madre, tradita dal compagno con la con sua migliore amica e maestra di asilo dei ragazzi, che ho vissuto un dolore anche perché ho visto un genitore rifarsi la propria vita, voltando le spalle a bambini, che sono nati dal desidero e non da errori e mi sono immedesimata nel dolore che potevano sentire, sopratutto il maschio, che ha vissuto a 6 anni la separazione.


E adesso che sono cresciuti mi trovo mio figlio che mi si rivolta così. Cosa devo fare??
Che si lamenta di non avere vestiti e prende le cose e le butta via ...cosa devo fare)

Salve Adriana,

ho letto il suo messaggio e credo che sia una situazione che accomuna molti genitori separati e non. Siamo passati da essere genitori super autoritari ad essere genitori super protettivi e democratici..ci vuole autorevolezza e la si ottiene dando regole, valori e schiaffi quando ci vogliono. Il rispetto si guadagna da tutto questo e se in questo momento deve fare sia da padre che da madre, é utile essere morbida e dolce quando sono affettuosi e dura e intransigente quando insultano o semplicemente evitano di obbedire ai nostri comandi. Non ci sono scelte ora, é necessario suggerire l’idea che sappiamo noi genitori cosa è meglio fare o evitare di fare..finché vivranno insieme a noi e non riusciranno a camminare con le loro “gambe”.

Buon Lavoro!