Il mio compagno non accetta il mio passato
Salve a tutti, Sono una donna di 52 anni ed ho una relazione seria iniziata da sette mesi. Io ed il mio compagno siamo molto innamorati, conviviamo ed abbiamo dei progetti importanti insieme. Purtroppo da quando ha scoperto il mio turbolento passato relazionale e sessuale (da single) viviamo un inferno. Ho avuto molte frequentazioni, anche solo avventure; inoltre con persone che lui conosce a che giudica assolutamente discutibili a cui, se mi sono avvicinata, c’è qualcosa in me che non va. Ci sono state inoltre delle chiacchiere su di me riferitegli da persone che mi hanno giudicata poco seria. Lui non riesce a superare la cosa dicendo che quello che sei stata nel passato, ed il passato stesso, lo fa pensare rispetto alla mia persona e che gli fa ribrezzo e paura. Io non ho scelto mai nessuno di queste persone con cui dividere la vita e se tornassi indietro non farei ciò che ho fatto. Ho sbagliato ma voglio andare avanti con lui. Capita di incontrare alcune di queste persone e lui ripiomba nella rabbia e frustrazione, oltre allo sdegno ed ai mille dubbi su di me. Si ricomincia ogni volta a vivere giornate da incubo: lui sul divano ed io a letto; mi chiede perché l’ho fatto ed io sto malissimo. Non so cosa fare.
Gentile Annina, grazie per la sua condivisione.
Ciò che racconta non è cosi infrequente, sopratutto tra persone che creano legami sentimentali significativi quando si è ormai adulti e con qualche anno di esperienza e di vita alle spalle; è dunque comprensibile se a volte si strutturi sofferenza nella coppia, distanza e paura. Il punto fondamentale è il suo diritto ad essere riconosciuta per ciò che è, che il suo valore non possa essere cristallizzato in un giudizio asfittico sulla sua persona legato a scelte fatte da donna e persona libera. Provi con pazienza a costruire un dialogo con il suo partner che vi permetta di costruire insieme una narrazione di ciò che siete stati entrambi, di quali sentimenti e disposizioni interne vi hanno condotto lungo le vostre vite a scegliere chi essere e come stare con gli altri e di ciò che vi piacerebbe essere oggi, come individui e come coppia. Nel frattempo, provate a trovare una modalità di vivere lo spazio sociale che sia più protettiva e non vi esponga a situazioni e/o persone, ponendovi dei limiti che possano arginare la possibilità, almeno per il breve periodo, di attivare tenzione e distanza tra voi e fatelo almeno fino a quando alcuni nodi non si siano sciolti e a che la fiducia e il livello di intimità e reciproca sicurezza non vi farà sentire più solidi e intimamente connessi.
Saluti
Psicologo Clinico, Gruppoanalista in formazione - Palermo