Attacchi di panico e di claustrofobia
Mi presento sono una donna di quasi 38 anni e da maggio dell'anno scorso sto vivendo un periodo di forte stress, nel giro di pochi mesi ho provato due cicli di fecondazione assistita, entrambe andate male, e in seguito io e mio marito abbiamo intrapreso il percorso dell'adozione. Inoltre non ho una buona situazione lavorativa e tutto ciò si ripercuote sul mio stato d'animo sempre agitato e ansioso ma la situazione peggiore è che sto soffrendo di attacchi di panico e di claustrofobia soprattutto in aereo. Ho sempre viaggiato tanto e non ho mai avuto problemi ma adesso anche solo pensare di salirci mi provoca palpitazioni, tremori e forte sudorazione...tutto ciò è molto limitante e vorrei poter tornare a vivere serenamente. Grazie
Manuela, mi rendo perfettamente conto della delicata situazione e della sofferenza che portano ansia ed attacchi di panico con tutte le sensazioni collegate! una risposta, come dire fisiologica e mentale, ad un problema di più ampia portata e che potrà risolvere chiedendo ausilio ad uno specialista della sua zona, un terapeuta di coppia! La risposta a queste problematiche passa attraverso ed almeno, due canali, uno che prevede l'apprendimento di specifiche tecniche per far fronte alle crisi ed in qualche misura dominarle e l'altro, come detto prima, ad un lavoro di coppia! l'esperienza lavorativa mi porta a dire, intanto, che il panico non va preso come un nemico ma come un essere che non conosce altra lingua se non quella delle brutte sensazioni che prova, parlate, in pratica due lingue diverse! il risultato è che la comunicazione è estremamente conflittuale! wolf, come mi piace chiamarlo, vuole dirle qualcosa ma lo fa usando la sua lingua, purtroppo! quelle delle emozioni, molto forti e difficilmente controllabili! il compito sarà quello di entrare in contatto con queste dinamiche e cercare di comprenderle! dovrà imparare anche questa lingua e nel frattempo usare tecniche per controllare quelle "scariche emotive"! mi sembra di capire che la problematica sia anche di altro tipo, ossia una problematica di identità, se così vogliamo definirla! sia il lavoro che i figli rientrano nella sfera della identità e per questo le consiglio un terapeuta di coppia! vedrà che saprà ben consigliarla! ma deve farlo ora, ora che le sue emozioni sono nel pieno, ora che le acqua sono agitate per fare i conti con se stessa e ripulire il mare della nostra vita! i sintomi che descrive, poi, sono classici del panico e , paradossalmente, questo deve tranquillizzarla, il suo amico/nemico ha un volto, a voi dare ora anche un nome alla bestia o, ripeto, a wolf!!Spero di essere stato chiaro, per qualsiasi cosa, non esiti a contattare me o i colleghi!