Introdurreste un padre assente fino ad oggi nella vita di un neonato di un anno e mezzo?

Buongiorno, sono una ragazza madre, ho passato una gravidanza da sola, partorendo il mio bambino e crescendolo in autonomia fino al suo primo anno e mezzo di vita. Grazie a delle casistiche che la vita ad oggi mi ha offerto ho optato di far conoscere il bambino al suo papà biologico, offrendogli l’occasione che lui mai si era, in questo periodo di tempo quindi trascorsi due anni, proposto di fare. Ora il mio pensiero è: sarà la cosa giusta per il bambino? La scelta che deriva da me è coerente con i suoi bisogni? Non avrei dovuto aspettare che il bambino crescesse e chiedesse di poterlo incontrare di sua sana pianta? In cuor mio penso che il non aspettare che il tabù del padre crei un disagio nella vita del bambino sia un fattore positivo, che lui sappia riconoscere in lui la figura paterna sapendo che esiste purché non sia stato presente fin da subito credo sia un valore aggiunto che porterà il bambino a perdonare al padre la sua assenza iniziale. Inoltre credo che per quanto inerente a me e la mia esperienza di donna tradita nel profondo e lasciata sola nell’affrontare una cosa così importante in completa, anche se consapevole, autonomia; possa solo che evidenziare il fatto che io abbia elaborato, o comunque stia facendolo, per lasciare andare la sofferenza subita e crescere evolvendo questo dramma per un bene maggiore: quello del bambino, Mi farebbe piacere sapere da voi esperti cosa pensiate in merito e se ritenete che sia giusto aver agito così in merito al rapporto padre/figlio.’ E anche secondo voi, quali potrebbero essere i primi passi importanti su quali fare caposaldo per non sbagliare nell’atto dell’introduzione ad una seconda figura genitoriale. Un grazie anticipato a tutti voi

Buona sera Martina, quanta consapevolezza nelle sue parole! E’ meraviglioso che lei metta le esigenze di suo figlio al primo posto e che riesca a dar loro spazio, al di là del suo essere stata partner e dell’essere donna oltre che mamma. La tua situazione è complessa e toccante, e il suo desiderio di fare ciò che è meglio per suo figlio è evidente. Introdurre il padre biologico nella vita di un bambino di un anno e mezzo può avere sia aspetti positivi che sfide. Aspetti positivi: il bambino può beneficiare di una figura paterna, anche se non presente fin dalla nascita e questo può contribuire al suo sviluppo emotivo e sociale. Far conoscere il padre ora può aiutare a normalizzare la sua figura e prevenire eventuali conflitti o disagi futuri. La sua scelta riflette un processo di guarigione personale e potrebbe portare a un miglioramento delle dinamiche familiari. Possibili sfide: il bambino potrebbe avere bisogno di tempo per adattarsi a questa nuova figura ed è importante monitorare le sue reazioni. È cruciale che il padre assuma un ruolo responsabile e non crei confusione nel bambino, quindi sarebbe utile stabilire una comunicazione chiara e aperta con il padre riguardo a ruoli, responsabilità e aspettative.

Chieda un supporto professionale, consideri l’ipotesi di coinvolgere un professionista (come un pedagogista, o uno psicologo) per avere un supporto durante questa fase di transizione o per del parent training.

Ascolti le sue esigenze e segua il suo istinto, cercando di mantenere aperta la comunicazione con il padre. Buona fortuna in questo percorso!

domande e risposte

Dott.ssaDebora Calci

Psicologa - Varese

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