Vicolo cieco
Ho 48 anni. Ho fallito la mia carriera d'artista.
La mia vita professionale non mi soddisfa. Sto cercando altre soluzioni lavorative ma ogni volta che mi accingo a fare un tentativo mi ritrovo come schiacciato dalle difficoltà che mi sono insormontabili. Non riesco piú ad occuparmi dei miei documenti. Devo rifare la patente di guida e l'idea mi paralizza. Sono padre e mi sento un impostore quando cerco di incarnare il mio ruolo in quanto non credo poter dare nulla di utile a mio figlio. Lui dice di volermi bene ma come potrebbe dire il contrario. Mia moglie é una donna di successo piena di energia ed entusiasmo. Io non sono niente. Non ho avuto ne la forza ne il talento per realizzare gli obbiettivi che mi ero prefissato. E adesso?
Buongiorno, dalle sue parole capisco che sta vivendo la sua situazione con molta sofferenza. Non esiste una età per potersi mettersi ancora in gioco e se vede che anche nella gestione delle attività quotidiane ha difficoltà nell'organizzarsi chieda aiuta anche ad un amico senza alcuna vergogna. Occuparsi dei documenti richiede comunque una minima organizzazione e se lei ora si sente schiacciato da qualsiasi responsabilità ha bisogno di sostegno. Valuti se rimanere indipendente da sua moglie o se le può essere di conforto. Altrimenti valuti altre figure a lei vicine (amici, parenti) e anche una richiesta di aiuto ad uno specialista che la può aiutare ad affrontare e gestire i suoi pensieri negativi che comprendono anche un auto giudizio invalidante.
Cordialmente
Dott.ssa Debora Manoni