AUTOEFFICACIA
Ho lottato tutta la vita contro le difficoltà nello studio apparse improvvisamente a 16 anni in seguito ad una forte delusione (trauma?). Ho cercato di recuperare la mia mente che non voleva rispondere più alle mie esigenze e non mi consentiva di raggiungere gli obiettivi.
Oggi ho 63 anni sono vedovo da 16, ho due figli: una di 31 e uno di 24, bravissimi e intelligentissimi. Ho affrontato più periodi di psicoterapia a 35 anni e una lunghissima dai 50 anni, ma non ho rinunciato a combattere contro i miei problemi di apprendimento e ultimamente la battaglia per capire si è fatta più intensa. I miei interessi si sono moltiplicati e ancora soffro moltissimo perché, benché sia accresciuta la motivazione, ho problemi a raggiungere gli obiettivi.
Ho acquistato un piccolo libro che spiegava l’acronimo: DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento); dovevo capire. Così mi sono sottoposto ad una valutazione neuropsicologica. Il risultato? Non ho un DSA, ma i test a cui sono stato sottoposto hanno evidenziato alcune carenze funzionali che secondo me sono subentrate con l’età. Però ci sono e chiedo a Voi cosa ne pensate.
Il valutatore scrive: “Malgrado alcune prove siano faticose e richiedano un grosso sforzo attentivo, il paziente porta sempre a termine le prove proposte con un certo grado di lentezza di esecuzione, mostrandosi però curioso e interessato alle prove proposte”.
Per quel che riguarda il linguaggio, il risultato è il seguente:
Fluenza fonemica(F-A-S) mostra una prestazione al di sotto della norma rispetto all’età come anche la Fluenza Categoriale (produrre entro un minuto il maggior numero di parole di stessa categoria semantica).
La produzione lessicale, indagata con Modified Boston Naming Test risulta essere significativamente al di sotto della norma.
Abilità di lettura strumentale (lettura di un brano) si rilevano difficoltà per il paramentro della rapidità( 5,6 sillabe/secondo quando la prestazione media è 6,78 sillabe/secondo).
A chi debbo rivolgermi (medico, neurologo, psicologo)? Debbo preoccuparmi? Sono certo che sono disturbi legati all’età … però mi preoccupo.
Salve,
innanzi tutto mi complimento per la sua forza di volontà, la sua motivazione e la sua curiosità nel cercare risposte.
Per quanto riguarda le difficoltà presentate, se il collega che le ha fatto la valutazione esclude un DSA, (anche se ci fosse stato, questo non implica nulla rispetto alle sue capacità intellettive, infatti tutti coloro che hanno una diagnosi di DSA hanno un QI nella media e possono svolgere qualsiasi tipo di studi con strumenti compensativi e dispensativi e attività lavorativa), si potrebbero considerare altre cause .
Le prestazioni da lei indicate, risultanti sotto la media, fanno parte dell’area del linguaggio, quindi valutano la ricchezza lessicale e la capacità di recupero lessicale mettendo in atto una strategia, quindi il risultato potrebbe dipendere da diversi fattori, non necessariamente rientranti in un disturbo.
Spesso tali prove a tempo, portano nel soggetto che viene testato ansia da prestazione e questa può influire sul risultato.
Se i suoi dubbi persistono, e nota difficoltà nella vita quotidiana, faccia un ulteriore valutazione, magari si rivolga ad un ambulatorio (pubblico), dove può accedere attraverso prescrizione del medico di base, per fare una prima visita neurologica e poi sarà il neurologo a dirle come procedere.
Buona serata.