Come mi faccio una vita se non ho mai vissuto fino ad oggi?
Forse è ridicolo che sia arrivata alla mia età x decidermi a dare una svolta alla mia vita ma questo è quello che sento di dover fare senza sapere da dove partire!! Ho avuto un'infanzia serena,ero la coccolina quindi...ma sono sempre stata indirizzata alla perfezione che ovviamente non raggiungevo mai anche dando il massimo. Mi sentivo bella,intelligente e simpatica,ero solare .A 19 anni mi sono sposata ,follemente innamorata,pensando di finire la scuola qui,ma x motivi burocratici prima,poi x necessità familiari non è mai successo.Sognavo indipendenza e autonomia ma ho tranquillamente rinunciato a lavorare per la gioia di mio marito che adoravo e vedevo come una grazia dal Cielo.Per farla breve una vita normale,tanti problemi ma eravamo noi contro il mondo e tutto andava bene,e quello che già 2 anni dopo cominciava a stonare pensavo fosse solo colpa mia ,della mia inadeguatezza,lui lavorava e io pensavo a tutto il resto,lui occasionalmente usciva solo e io non desideravo niente se non qualsiasi cosa con lui,in sostanza ho vissuto 30 anni in sua funzione e dei 4 figli che abbiamo.Non ho amici se non i suoi quindi avendo mio marito 10 anni + di me ,le amicizie ne hanno circa 20 di +!Il malessere è andato aumentando negli anni fino a 6 anni fa quando ho chiesto aiuto alla famiglia xchè non reggevo +il carico di lavoro e desideravo aiuto e comprensione:apriti cielo!Sono pazza! Ho ottenuto solo litigi,incomprensioni e un:non ci possiamo permettere una separazione ma da oggi ognuno si fa la sua vita.Ma come mi faccio una vita se non ho mai vissuto fino ad oggi? Mi guardo indietro e mi rendo conto di non essere esistita x 36 anni e se penso che probabilmente ho davanti ancora una ventina di anni da vivere così mi sento male,mi sono iscritta a scuola e frequento tutti gli anni anche se potrei farne solo 1 x avere un pretesto x uscire e avere qualcosa di mio da fare ma uscita da là mi rinchiudo in casa come sempre.Decido di uscire ma non ci riesco,dove vado? a fare cosa?non giudo + neanche la macchina...Ora stanno x arrivare le vacanze estive e significa 3 mesi di ulteriore depressione,xchè mi sento in colpa x questa mia incapacità a reagire.Un'ultima cosa:la ns sessualità ha cominciato a scemare dopo un paio d'anni fino a ridursi a incontri sporadici e umilianti,fino alla chiusura totale 11 anni fa,e proprio questo mi ha fatto capire che ero solo una serva,qualcosa di utile ,che l'amore era finito e da molto tempo e naturalmente mio marito ha confermato che il disinteresse dipendeva da me. Come ho potuto arrivare a questi punti e come posso uscirne? Grazie x avermi letta e spero mi possiate dare qualche suggerimento, in ogni caso mi avete permesso uno sfogo...Silvana
Buongiorno Silvana,
la sua lettera mi ha colpito molto, mi ha accompagnato in un viaggio all’interno di un suo spaccato di vita fatta di scelte, sofferenze e molta solitudine. Nello stesso tempo in questo viaggio ho trovato tanta forza e voglia di dare una svolta alla sua vita, primo passo fondamentale per attuare un cambiamento. Inoltre, quello che ha scritto mi ha fatto anche pensare a lei come a una donna attenta al suo mondo interiore e per questo la invito a coltivare ancora questo interesse, a non essere “cattiva” con se stessa, a non considerarsi per questo ridicola, bensì a essere curiosa e ad appassionarsi alla sua vita.
La sua storia, seppur sia molto personale e da valorizzare nella sua unicità, mi ha ricordato la storia di molte donne che giungono in terapia, donne che si trovano spaesate di fronte a un cambiamento radicale nella loro vita che fino a quel momento era completamente assorbita dalla famiglia, dai figli e da un marito non sempre riconoscente di tutte le attenzioni e l’amore su di lui riversato. Donne che dopo anni passati come “madri nutrici” e al servizio dell’altro da sé, si ritrovano a rispondersi con molta difficoltà alla domanda “chi sono io? Qual è la mia vita? Ce la farò da sola?”. Queste donne, che come lei hanno avuto la spinta interna a chiedere aiuto, mi hanno sempre piacevolmente stupito di quanta forza ed energia hanno saputo mettere in circolo riprendendo in mano la propria vita e riportando alla luce le loro passioni e il loro interessi, seppur dopo momenti di smarrimento e sfiducia nelle proprie capacità.
La sua lettera le fa molto onore e a mio avviso, non deve pensare che sia ridicolo riprendere in mano ora la sua vita. La sua storia, seppur molto dolorosa, ha bisogno di essere ascoltata e valorizzata perché rappresenta la sua unicità e da qui si può partire per un cambiamento che ha come obiettivo la valorizzazione di sé.
Prendersi cura di sé è un permesso che abbiamo tutti bisogno di darci e cara Silvana, le faccio un grosso in bocca al lupo per il viaggio che ha appena intrapreso.
Con affetto,
Psicologo, Psicoterapeuta - Massa-Carrara