L'ipersensibilità: un accesso a istinto e sensibilità
L’ipersensibilità è spesso stigmatizzata come un difetto, ma emerge sempre più come una qualità preziosa, un accesso a una forma di intelligenza emotiva e intuitiva.
Secondo Nedra Glover Tawwab, nel suo libro “Set Boundaries, Find Peace” (2021), le persone ipersensibili possiedono una capacità unica di percepire le emozioni altrui e le dinamiche relazionali, rendendole più empatiche, ma anche vulnerabili. Tawwab sottolinea l'importanza di stabilire confini chiari per evitare che questa sensibilità diventi un peso e per canalizzarla in modo produttivo.
L’ipersensibilità può essere vista come un istinto raffinato. Elaine Aron, pioniera dello studio sull’ipersensibilità, espande l'idea che le persone altamente sensibili siano dotate di un sistema nervoso più reattivo, che permette loro di elaborare informazioni e stimoli in modo più profondo. Questa capacità di "sentire" oltre il visibile le rende più in sintonia con il loro ambiente, permettendo loro di captare cambiamenti emotivi e atmosferici. Aron invita a valorizzare questa caratteristica, suggerendo che possa condurre a una maggiore creatività e consapevolezza.
In “The Art of Sensitive Living” (2020), Andrea D. L. K. Dory esplora come l’ipersensibilità possa essere un ponte verso una vita più autentica. Le persone sensibili hanno una connessione innata con l'intuizione, che può guidarle nelle decisioni quotidiane e nel creare relazioni più profonde. Questo accesso all’intuizione è spesso sminuito, ma rappresenta una risorsa fondamentale per vivere una vita in linea con i propri valori e desideri.
Tuttavia, la gestione dell’ipersensibilità è cruciale. Brené Brown, nel suo libro “Atlas of the Heart” (2021), mette in luce il legame tra vulnerabilità e coraggio. Accettare la propria sensibilità e imparare a gestirla non solo ci permette di evitare l’auto-sabotaggio, ma ci offre anche l'opportunità di costruire connessioni più autentiche con gli altri. Riconoscere e accogliere le proprie emozioni diventa, quindi, un atto di forza, un passo verso una vita più soddisfacente.
La capacità di percepire le sfumature emotive nelle relazioni conferisce agli ipersensibili un talento speciale nel creare legami autentici. Questo non implica, tuttavia, che la strada sia priva di ostacoli. Essere costantemente esposti alle emozioni altrui può risultare estenuante, rendendo necessaria la pratica di tecniche di autocura e di gestione dello stress. Tecniche come la meditazione mindfulness, la scrittura riflessiva e le pratiche di rilassamento possono aiutare a mantenere l'equilibrio emotivo, permettendo di utilizzare l'ipersensibilità come una risorsa piuttosto che come un peso.
Riconoscere l’ipersensibilità come un dono e non come una condanna implica un cambio di paradigma culturale. In una società che premia l’efficienza e l'adattamento, è fondamentale riscoprire il valore della sensibilità. Le persone ipersensibili possono diventare agenti di cambiamento, portatori di una visione più profonda e complessa delle relazioni umane. Accogliere questa dimensione significa aprirsi a una vita più ricca, dove l'intuizione e la sensibilità si intrecciano per guidarci verso scelte più consapevoli.
In un mondo in cui le emozioni vengono spesso sminuite o ignorate, l’ipersensibilità emerge come opportunità per vivere in modo autentico e connesso. Valorizzando questa qualità, stabilendo confini adeguati e imparando a gestire la vulnerabilità, chi vive con ipersensibilità può abbracciare una vita ricca e soddisfacente, in cui l'intuizione e la sensibilità diventano strumenti di crescita e connessione profonda.
La consapevolezza è il vero lusso che ci cambia la vita! Dr. Elena De Franceschi Psicologa clinica e.defranceschi@psicoaosta.com info@psicoaosta.com
Psicologa - Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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