Caro Agostino, da quanto dice mi sembra di capire che sulla base di un primo episodio di paura del buio legato alla sua infanzia, lei abbia cominciato a stare in uno stato di allerta permanente nei confronti delle sue reazioni, constatando che il buio le creava forti reazioni emotive con conseguente messa in atto di comportamenti di evitamento. Dal momento che tutto cio' che viene attuato per evitare la paura tende a mantenere il problema, le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la possa supportare in un percorso terapeutico in cui valutare anche altri aspetti relativi ai rapporti con la sua famiglia, con la sua fidanzata e la fase del ciclo vitale che sta attraversando in questo momento. Cordiali saluti!