Dott.ssa Elena Palatresi

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Dott.ssa Elena Palatresi

Psicologo, Psicoterapeuta

Vaginismo? Come capire se effettivamente si tratta effettivamente di questo disturbo?

Ciao sono una ragazza di 19 anni, e credo di soffrire di Vaginismo primario. Mi ero già accorta che qualcosa non andava perché non sono mai riuscita ad inserire un tampax perché sentivo come un “muro”. Per quanto riguarda invece la masturbazione ho sempre e solo praticato quella clitoridea senza alcun tipo di penetrazione, mi sono resa conto che l’idea di “mettermi qualcosa dentro” mi ha sempre creato un po’ d’ansia e ho paura che ciò mi abbia creato un “blocco” a livello psicologico. I miei dubbi sono diventate quasi certezze quando quest’estate ho avuto la mia prima volta, che lì per lì, stranamente non ho vissuto con particolare ansia (certo un po’ c’era ma non troppa, era normale) ma che è stata davvero dolorosa, troppo dolorosa, un dolore che confrontandomi con altre ragazze non mi è sembrato normale, è uscito anche molto sangue e c’è stata una penetrazione ma non completa perché non riuscivamo. All’inizio ho dato la colpa all’ansia ma mettendo insieme più tasselli ho capito che probabilmente c’è qualcosa che non va, mi sono sentita in difetto perché la cosa che dovrebbe essere il più naturale possibile per me non lo è. Inoltre dopo la prima volta non ho più avuti rapporti, non per scelta ma perché non c’è stata l’occasione, ma temo che nelle altre occasioni avrò tanto timore di provare lo stesso dolore e quindi di peggiorare ulteriormente la cosa. Se sono arrivata a scrivere a voi è perché non so a chi altro rivolgermi se non al consultorio che però non è stato molto di aiuto. Purtroppo di questo problema non si parla quasi mai, sopratutto tra i giovani, e questo mi fa sentire molto sola, non capita “in difetto” e un po’ in colpa .
(Premetto che non ho avuto un’educazione religiosa e sono cresciuta in un ambiente in cui si parlava di sessualità in modo abbastanza normale senza grandi tabù)
Grazie dell’ascolto

Ciao, quello che posso dirti è che il tuo problema andrebbe indagato meglio anche se tu lo spieghi già in queste poche righe in modo preciso, hai anche ragione nel dire che di queste tematiche se ne parla poco e capisco profondamente il tuo senso di solitudine. Ciò che voglio anche dirti è che se la tua autodiagnosi risultasse esatta ci sono dei trattamenti che puoi fare all'interno di un persorso di terapia e il tuo problema si può risolvere. Come hai già intuito tu l'esperienza dolorosa che hai vissuto può generare un anticipazione ansiosa e negativa rispetto al rapporto sessuale che potrebbe incidere molto sulla cronicizzazione del problema, per questo il mio invito è quello di rivolgerti subito ad un terapeuta, se vuoi sono a disposizione.  

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Dott.ssaElena Palatresi

Psicologo, Psicoterapeuta - Firenze - Perugia

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