Dott.ssa Elisa Danza

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Dott.ssa Elisa Danza

psicologo e psicoterapeuta psicodinamica

Influenza, problemi psichiatrici, relazione

Buonasera, scrivo in un momento difficile per tutti ma spero di ricevere dei consigli da parte di persone esperte. Dopo oltre 6 anni di relazione la mia ragazza ha deciso di lasciarmi. Nell'ultimo anno e mezzo continuavamo la nostra relazione a distanza perché io mi sono spostato all'estero per lavoro. Nonostante tutto avevamo deciso che non appena lei avesse finito gli studi, mi avrebbe raggiunto. Lei non è italiana e io avevo vissuto nel suo paese lavorando per oltre 3 anni prima di prendere questa decisione. L'estate scorsa lei ha avuto un attacco psicotico intenso che l'ha costretta a oltre 3 settimane di ospedale. Subito prima di essere ricoverata mi aveva chiamato in piena notte dicendomi che non dovevamo mai più vederci senza nessun motivo. Ci siamo chiariti subito quando l'ho visitata in ospedale e nonostante la brutta esperienza abbiamo continuato la nostra relazione, vedendoci lo scorso autunno con frequenza e sentendoci innamorati come prima. Nel frattempo lei ha iniziato a lavorare nel suo paese perchè aveva mesi di medicine davanti a se (olenzapina principalmente) . A Natale su consiglio del suo medico ha smesso di prendere medicine e io le ho chiesto di trasferirsi durante la primavera. A gennaio ci siamo visti e niente sembrava cambiato tra noi. A partire da fine febbraio( quando l'ho vista l'ultima volta) ho notato una certa distanza e freddezza nei miei confronti. Il tutto e' sfociato in una chiamata drammatica a metà marzo quando mi ha detto che non sarebbe venuta una volta finita l'emergenza coronavirus e tra noi era finita per sempre. 2 giorni dopo è tornata in ospedale per un'altra crisi psicotica, di cui sia io che la madre vedevamo segni premonitori da settimane. Nonostante la veloce ripresa ( dopo meno di una settimana era fuori, anche se ha ripreso con olenzapina), la situazione tra noi non è cambiata. Mi dice che ha iniziato a pensarlo da metà febbraio, e che non prova nulla per me adesso. Ha detto anche che la situazione va avanti da un anno, quando in realtà solo a Natale stavamo perfettamente insieme e lei era più innamorata che mai. Vorrei sapere se la situazione psicologica possa avere influita su questa scelta, e che tipo di comportamento dovrei avere con lei per avere una minima speranza di ripresa della relazione. Purtroppo la quarantena non e' la migliore condizione per affrontare una situazione del genere. Grazie in anticipo, scusate per la lunghezza del post.

Buonasera

Immagino la sua sofferenza rispetto alla fine della storia amorosa. Sofferenza che ha bisogno di essere elaborata. La sua ex compagna, sembrerebbe essere fortemente sofferente e le ospedalizzazioni ne danno conferma. Riprendere una relazione con i presupposti da lei descritti, non so quanto possa essere per lei la soluzione migliore. La fine di una relazione porta sempre un senso di sconfitta, dolore, frustrazione, desiderio di poter recuperare quell'idealizzazione che lei ha di "ciò che siete stati". Penso che la sua ex compagna abbia necessità di avere uno spazio per poter "stare meglio" e forse lei uno spazio altrettanto importante per avere la possibilità di elaborare "il lutto della perdita relazionale". 

Cordiali saluti