La mia compagna non vuole farsi visitare (disturbo bipolare)
Salve, mi chiamo Daniele.
Da ormai 7 anni convivo con una ragazza. Ci siamo conosciuti in un momento della mia vita un po particolare (venivo da una separazione con mia moglie e di conseguenza anche con mio figlio). Ho notato fin da subito che aveva qualcosa che non andava, ma forse me lo sono negato per paura di rimanere di nuovo solo. Più passava il tempo, però, e più mi accorgevo che la sua condizione mentale era disturbata, ma nel frattempo è subentrato l'affetto e la paura di lasciarla sola a se stessa. adesso però la situazione è diventata insostenibile e invivibile. Ha continui sbalzi di umore che vanno dall'euforia all'ira, di colpo, anche solo perchè viene contraddetta. Fa ragionamenti strani e senza logica, con teorie tutte sue che sfiorano l'incredibile. Si attribuisce titoli e competenze che non ha, o racconta di avvenimenti che gli sono accaduti degni di un film d'azione, anche in mia presenza, sapendo quindi che io so, non essere veri. ormai le litigate sfiorano il surreale (l'ultima volta voleva costringermi nel pieno pomeriggio ad andare a dormire, perche secondo lei ero stanco, e al mio minimo rifiuto si è scagliata contro di me urlando e tirandomi oggetti ) ormai la mia/nostra vita è diventata un inferno. Informandomi sono venuto a conoscenza di casi di bipolarismo che presentano gli stessi sintomi, cosi mi sono offerto di aiutarla e di accompagnarla a fare almeno una visita per escludere l'ipotesi, ma al solo cenno a questo discorso lei da di matto e non vuole saperne. A volte, sembra la donna dei sogni, è dolce, premurosa, educata e gentile con tutti, poi all'improvviso diventa nervosa, egoista, sboccata e attaccabrighe. Qualche settimana fa abbiamo scoperto che è rimasta incinta e io ho pensato, sbagliando, che diventare madre l'avrebbe aiutata o comunque cambiata, ma le cose sono solo peggiorate ed io adesso non so più cosa fare, perchè anche se i sentimenti vanno mano mano diventando sempre più contrastanti, io comunque gli voglio bene e non riesco ad abbandonarla a se stessa, sopratutto adesso che condividiamo un bene così prezioso. ho veramente bisogno di qualche consiglio su come affrontare la situazione o a chi rivolgermi per avere un aiuto, perchè al momento mi trovo in un vicolo cieco e non so come uscirne per entrambi. grazie della gentile attenzione.
Buongiorno Daniele
Soprattutto ora che la sua compagna aspetta un bimbo, è essenziale e fondamentale che si faccia seguire a livello terapeutico. Non solo, se la diagnosi dovesse realmente essere quella di disturbo bipolare (diagnosi che ovviamente deve essere fatta da uno specialista), avrà bisogno di farmaci specifici (che possono essere assunti anche in caso di gravidanza). Aiuti la sua compagna a comprendere che è fondamentale farsi aiutare, in un momento così delicato. Se non dovesse essere aiutata in questa fase, potrebbe esserci delle ripercussioni per tutti voi. In alternativa potrebbe proporle un percorso insieme (lei e la sua compagna) se da sola non riuscisse e non se la sentisse, con, però, la necessità di avviare in parallelo un appoggio psichiatrico dato dai farmaci e da un sostegno personale psicoterapeutico. Capisco la sua resistenza ad essere incisivo e piuttosto fermo nelle sue decisioni, a causa dei cambiamenti di umore della sua compagna, ma essendo una situazione estremamente delicata, l'intervento da attuare deve essere mirato e tempestivo.
Auguro buona fortuna