Andare via e abbandonare
Buongiorno, sono una mamma di 2 bambini, e moglie. Sono anche figlia di una madre che è rimasta vedova a marzo. Ho perso anche io mio padre che era un punto di riferimento per me e per mia madre stessa. Mia mamma soffre di disturbi psichiatrici pseudo bipolarismo. È autonoma per quanto riguarda i servizi di casa, la spesa ma per il resto appoggia tutto e dico tutto su di me. E se non faccio come dice lei parte con il vittimismo e mi fa sentire in colpa su tutto. Ha la mentalità chiusa e purtroppo è rimasta ignorante e non acculturata. Non riesce ad andare ad un bancomat, non può telefonare ad un call center perché non capisce come schiacciare i numeri, non prenota visite perché non sa come esprimersi con l'operatore. Ed ha solo 58 anni. Sono anche figlia unica quindi tutto il peso verte su di me, che ho già un lavoro, due figli, un marito ed una casa. Adesso ho un problema, mio marito ha ricevuto un'offerta di lavoro a 500 km da dove siamo adesso e parlandone a noi famiglia piacerebbe trasferirci tutti. Ho paura ad affrontare il discorso con mia madre, lei qui da sola non riesce a stare. Non è stata capace di imparare ad utilizzare un bancomat (uno lo ha perso e un altro lo ha bloccato) come posso pensare di lasciarla qui in città da sola(non ha parenti qui) e come invece posso proporle di cambiare vita a quasi 60 anni (ma di cervello 85)? Più che altro che lei è molto abitudinario, va a lavoro (pulisce le scale), mercato e casa. Poi noi adesso siamo in città, e invece dovremmo trasferirci in un paesino. Non so come fare, dati i suoi problemi mentali. Ma non posso rinunciare alla mia famiglia. Grazie
Carissima Eli
penso sia importante, per quanto possa costarle emotivamente, affrontare il discorso con la sua mamma e spiegare le sue ragioni.
Come giustamente scrive, non può rinunciare alla sua famiglia, così come non può abbandonare la sua mamma (nonostante dovrebbe poter badare a sè in autonomia, ma comprendo la situazione).
Provate a trovare insieme una soluzione. Ne riparli anche con suo marito, che magari, meno coinvolto, può poter essere più lucido nel prendere, insieme a lei, eventuali decisioni.
Consiglio, inoltre, di poter aiutare la sua mamma attraverso un percorso psicoterapia e una terapia farmacologica (che lei non nomina, parlando di bipolarismo).
Auguro con tutto il cuore buona fortuna
Dott.ssa Elisa Danza