Uscire da un incubo
Buongiorno
Da quando sono morti i miei genitori e sopra ogni cosa da quando davanti a me è mancato il mio migliore amico non sono più me stesso. Mi sono buttato nei farmaci oppiacei ( regolarmente prescritti dopo un intervento chirurgico) e mi sono chiuso in me stesso dopo una vita brillante ( 20 anni di lavoro). Ho solo mia moglie che non voglio vedere soffrire e so che dovrei vedere un terapeuta ma mi vergogno vicino a casa. Ogni tanto ho brutte idee. Grazie davvero.
Carissimo Paolo Enrico
Mi spiace immensamente leggere le sue parole, perché, da esse, traspare sofferenza e disperazione. Sono addolorata per i lutti che ha subito e che deve affrontare.
Credo che non debba vergognarsi di chiedere un aiuto ed un supporto, in un momento così delicato della sua vita.
Andare da un terapeuta è segno di coraggio e amor proprio.
Le consiglio, con tutto il mio cuore, di poter contattare uno/a psicoterapeuta che possa aiutarla ad affrontare questo periodo complicato e doloroso.
Auguro buona fortuna
Dott.ssa Elisa Danza