Vorrei qualche consiglio su come essere presente e vicino a mia figlia

Sono mamma separata da ca. 7 anni di una ragazza di 14. Si è sempre vista con suo padre (sono a mia volta figlia di separati e non vedo nè sento mio padre da ca. 35 anni), anche se lui ora si trasferisce in un altro paese = minori occasioni di vedersi. La separazione è stata un po' tormentata per noi ma abbiamo cercato di essere il più equilibrati possibile con e per lei. E' una ragazza dolce e anche un po' timida ma all'occorrenza, soprattutto ora che è adolescente, riesce a sviluppare una bella "grinta". Mi preoccupa principalmente di non riuscire a comunicare con lei, a farla sentire amata ed accettata per quello che è: una persona, insomma ad aiutarla a diventare serena, equilibrata. Premetto che è sovrappeso e non si accetta molto, tutti i tentativi di diete (2 dietologi e W.W) non per mancanza di costanza, sono falliti, dopo un po' recupera il peso perso; si lamenta spesso di mal di pancia e mal di testa ed abbiamo già escluso ogni possibile causa fisica e medica oggettiva. Penso di essere abbastanza attenta ma forse non lo sono nel modo corretto e penso che questa manifestazione di disagio risieda altrove anche se non riesco ad identificare il nocciolo originario e lei non mi aiuta a capire, dice che va tutto bene, inoltre io ho un carattere abbastanza forte ed indipendente e ho sempre pensato 'aiutati che il ciel t'aiuta' dovuto al mio vissuto. Fin da piccola è stata molto attaccata a me. Ha amici ed amiche anche se finora nessun fidanzatino che mi risulti, a scuola è nella media, insomma nulla che faccia pensare a situazioni gravi ma sicuramente c'è spazio per migliorare. Vorrei qualche consiglio su come essere presente e vicino ed aiutarla ad essere serena e consapevole di sè e a svilupparsi in un adulto sano e che sappia relazionarsi con gli altri ed il mondo che la circonda. Grazie.
Buongiorno Desirè, è innegabile che la fase di vita che sta vivendo tua figlia sia di per sè abbastanza complessa, poichè densa di cambiamenti fisici, relazionali, sociali che possono portare con sè anche confusione, incertezza e possibili disagi. La storia famigliare e le variazioni di peso potenzialmente rappresentano elementi che possono rendere da un lato la situazione più complessa, ma dall'altro, possono rivelarsi stimoli utili per raggiungere una maggiore consapevolezza della situazione e dei propri bisogni. Tale consapevolezza potrebbe essere utilizzata come punto di partenza per un'ulteriore conoscenza di sè. L'attenzione nei confronti di tua figlia, la tua preoccupazione di non esserlo nel modo corretto ed il tuo metterti in discussione spiccano come punti di forza. Come lo sono anche la dolcezza e la grinta di tua figlia. I punti di forza e le risorse di ciascuno di noi sono fonti preziosissime nella ricerca di quelle che sono le proprie necessità e le modalità che scopriamo essere, sperimentandole, le più idonee. Vi auguro una buona giornata