psicologo, psicoterapeuta, consulente tecnico di parte, consulente stalking, mediatore
Come aiutare persona che non riconosce di avere problemi.
Salve, cercherò di illustrarvi un quadro abbastanza complesso che spero di riuscire a rendere chiaro. Si tratta di una donna adulta, sposata e con due figli oltre i 20 anni, casalinga. Per anni ha fatto abuso di alcol e psicofarmaci e ha minacciato e probabilmente tentato il suicidio in passato; da anni non siede a tavola con la famiglia a pranzo/cena e mangia solo merendine o yogurt, nulla di sostanzioso. Ha un ossessione per l'ordine (della serie le padelle negli stipetti devono stare in quella determinata sequenza, così i contenitori o i piatti, per citare qualche esempio; se così non fosse (magari perché qualcun altro ha sistemato le cose) lei le ripone. Gran parte della giornata sta sul letto, dedicandosi ormai pochissimo alle faccende domestiche. Spesso se non sempre si perde in discorsi che non hanno né capo né coda, alcun filo logico insomma...Attacca costantemente il marito e i figli per cose che non stanno né in cielo né in terra ed è convinta di essere vittima e succube di questi. Ci sarebbe tanto altro, il punto è che non ammette e non riconosce di aver bisogno di aiuto ma ogni volta che si prova a farla ragionare su questo va in bestia. Detto questo, come si dovrebbe procedere in questo caso? Grazie, chiedo scusa per lo sproloquio ma soprattutto spero di essere stata chiara.
Salve Laura
mi sembra una situazione complessa e drammatica quella che descrive, richiede sicuramente un intervento. Quando la persona interessata non riconosce il disagio e non accetta aiuti sono i familiari che possono richiedere un aiuto. Potete rivolgersi al DSM di zona oppure ad uno psicoterapeuta/psichiatra privato. Anche se la signora non volesse partecipare alle sedute sono i familiari a decidere di farsi aiutare. Fatemi sapere, se volete, come va. Buonasera