Buongiorno, sono la compagna di una ragazzo che per anni ha fatto uso di cocaina. Lo frequento da 1 anno e ho scoperto questo suo "vizio" dopo tre mesi. Non sono una persona che era già immessa in queste situazioni, non ho mai fumato, bevuto, e quindi mi riesce difficile comprendere come si possa dipendere da certe sostanze. Ciò premesso vorrei essere aiutata a capire cosa succede nella mente di tali persone. Mi spiego meglio, dopo le prime due "ricadute", se così si possono chiamare, ho iniziato a leggere, ricercare, informarmi... Non ho trovato nulla, ma perfettamente nulla che si possa equiparare al mio compagno. Lui nn ha il minimo disturbo, non soffre di depressione, ha perso il padre in età molto giovane, ha frequentato poi luoghi di "perdizione" dalla quale ha ricavato solo questa tragedia. E' tutto molto strano, le volte in cui è capitato, in un anno 6 volte a distanza di due/tre mesi, nei quali mesi l'ho sottoposto settimanalmente ad analisi quantitative, sino ad arrivare a 0, se devo dire ke si è opposto, no mai, qualunque cosa gli abbia chiesto x "venirne fuori" lo ha sempre fatto, anche seguire un centro x tossicodipendenze... ma ciò ke da quest'ultimo ne è venuto fuori è la netta differenza di quelli ke frequentano questo centro e lui. Sicuramente hanno in comune una dipendenza, ma è il genere di "persona" che non ha nulla a che vedere con lui. Mi ritrovo qui a scrivervi x capire in cosa posso ancora essergli d'aiuto, lui, la sua famiglia mi ripetono che la mia presenza in questo anno lo hanno migliorato, sono riuscita a farlo "maturare" e capire un pò il senso reale della vita. Chissà sarà vero, non lo so, ma ciò che so è che il mio compagno è una bellissima persona, una persona dalla quale mai ci si aspetterebbe una cosa del genere, non beve, fuma sigarette... forse anche troppe, ma abbiamo pensato di sostituirle con quella elettronica e a quanto pare stia funzionando, non è aggressivo, non è autoritario, è molto altruista, gran lavoratore, sempre disponibile. Per questo io nn trovo assolutamente congiunzione su quanto leggo e quanto è nella "mia" realtà. Quando è capitata "l'occasione" è come se io lo sentissi, dal buongiorno del mattino... è come se in lui avvenisse una sorta di cambiamento, come se si preparasse a doversi poi scusare x quanto commetterà la sera. E' più gentile del normale, più educato, più lineare, tutto molto normale sino all'attimo in cui arriva la bugia del semmai... "sto andando a fare un servizio..." di lì poi l'assenza x qualke ora, poi il msg alle tre di notte.... SCUSAMI. Questa è la mia storia... aiutatemi a capire cosa avviene in quella testolina, e se davvero io nel mio piccolo posso davvero essergli d'aiuto. Infinitamente grazie P.