psicoterapeuta, neuropsicologo, specialista Medicina psicosomatica e PNEI,
Orientamento sessuale
Salve, mi presenterò come Sara, anche se non è il mio vero nome, detto questo il resto sarà pura e semplice verità...ho 24 e sono infatuata di una donna più grande di me da circa 3 mesi ormai..pensavo fosse una cosa passeggera, una cottarella dovuta alla ammirazione che provo nei suoi confronti, alla stima ecc.. visto che è il mio vice capo, pure piuttosto in gamba, quindi, non ci ho dato molto peso, invece, col passare del tempo, mi sono resa conto che sta diventando più "serio" del dovuto..mi son sempre ritenuta una etero, mai fatti pensieri sulle donne e sinceramente la donna non mi attrae in quel senso, mi succede solo con lei e non so perché...non riesco a capire cosa mi sta succedendo, sono confusa e persa, essendo sempre stata una molto open mind posso dirle che non sono caduta in depressione, o che ne so io, insomma, non mi sono fatta troppe pippe mentali, l'ho presa cosi com'è venuta, naturalmente, anche perché non c'è nulla di innaturale in questo, no? Cosa le posso dire di lei? È perfetta nelle sue imperfezioni, non so cosa cavolo ha che mi piace tanto, forse come mi guarda, con quegli occhi pieni di affetto, forse mi piace quando mi protegge nel bel mezzo di un casino oppure la calma con cui mi parla anche se di carattere è una che urla.. i piccoli gesti che sono enormi, quelle piccole accortezze che ha e che mi fanno bene al cuore, nella vita ho sofferto moltissimo negli ambienti lavorativi, qui invece sto bene grazie a lei perché pur essendo io una molto introversa lei mi ha capita senza che io abbia mosso un dito, c'è un legame strano che ci unisce, una connessione, un'energia o che ne so io..so solo che, quando le sono vicina, è come se i nostri cuori entrassero in connessione, lo so, sono pazza, ma ho questa sensazione o forse me lo immagino e basta..non so se sia reciproca la cosa, voglio dire, ho 24 anni un po' lo capisco se piaccio o meno in un certo senso, non sono stupida, quindi, un minimo credo di piacerle anche perché lei me lo fa capire, c'è stato un periodo in qui era veramente molto fisica con me, adesso invece si limita a guardarmi senza sfiorarmi, come mai? Non capisco..lei è fisica con tutti, lo era anche con me, adesso zero..forse ha capito che per me è importante e non vuole alimentare la cosa o è proprio perché interesso anche io a lei e quindi fa così? Secondo me, comunque, lei è bisessuale o semplicemente ha già provato queste cose perché la vedo troppo a suo agio.
Le chiedo scusa per il monologo..mi piacerebbe conoscere il suo punto di vista. Grazie
Gentile Sara,
Analizzando la situazione da un punto di vista esterno la prima cosa che si nota è la disparità di ruolo tra lei e questa persona. Molto spesso infatti l’ammirazione per una figura che riveste un ruolo autoritario, può essere scambiata per qualcos’altro o può sfociare in qualcosa di più profondo, non ben definito. Mi spiego meglio: questa donna è diventata per lei una figura di riferimento, come nessuno lo è stato prima nelle sue precedenti esperienze lavorative; inoltre si comporta con lei in maniera piuttosto accomodante e piacevole, facendola sentire a suo agio. Questa situazione, nuova, può lasciare inizialmente confusi e possibilmente si potrebbero interpretare le sensazioni che si provano in maniera diversa o esagerata da quello che realmente sono. Mille variabili potrebbero essere entrate in gioco in questa nuova relazione, che l’hanno portata a sperimentare queste sensazioni: questa donna ha infatti un comportamento protettivo, quasi materno, nei suoi confronti che sicuramente fa sentire al sicuro e fa piacere; o rappresenta per lei qualcosa che non ha mai trovato e avrebbe desiderato nelle sue precedenti relazioni con il genere maschile. Il fatto positivo è che lei si considera una persona open-mind, senza tabù, ciò che le consiglio allora è di esplorare senza troppe pressioni, questo suo nuovo lato di lei. Quando si trova con questa persona si fermi per un attimo e provi ad ascoltarsi, a capire che cosa effettivamente sente; in un certo senso deve riscoprirsi, imparare a conoscersi di nuovo. Ognuno di noi, infatti, è in continua evoluzione e la nostra vita è un costante lavoro di scoperta su noi stessi, che certamente a volte può far paura, ma che è necessario per stare bene.
Elisa Paravati