psicoterapeuta, neuropsicologo, specialista Medicina psicosomatica e PNEI,
Come superare il panico da interrogazione che compromette l' esposizione?
Salve, ho 17 anni e da quando ho vissuto l' esperienza della Dad, non riesco più a fare delle belle interrogazioni alla cattedra (in particolar modo con un professore). Anche se ho studiato benissimo, ripetuto tanto e con scorrevolezza e quindi le cose le so bene, al momento di esporre insorgono vuoti di memoria riguardo anche a concetti stupidi, non riesco a esprimermi come vorrei e quindi cerco di trovare il modo più semplice per esprimere un concetto, finendo per sbagliare magari anche i verbi e le parole, usando continue ripetizioni e facendo una brutta figura. Questa cosa è cominciata a capitare a volte anche mentre parlo tranquillamente con qualcuno, mi sale l' ansia e ho dei vuoti o parlo male. Rimango molto delusa da me stessa a causa di questo problema, perché io so di avere la padronanza del linguaggio e poi quando ripeto a casa o faccio le interrogazioni dal posto senza andare alla cattedra mi esprimo in maniera corretta e scorrevole. Bisogna anche sottolineare, però, che questa cosa mi succede soprattutto con un determinato professore verso il quale non nutro una grande simpatia. Come posso risolvere questo problema? Grazie della risposta in anticipo
Ciao carissima, quello che tu descrivi è uno stato direi al momento quasi normale, che purtroppo prende origine da questi due anni di grandi difficoltà che stiamo vivendo. La paura che ci circonda, lo stato di insicurezza che prevale, la mancanza di contatti sociali “normali”, tutto questo porta ad innescare specialmente fra voi ragazzi uno stato di squilibrio.
Tu non sei cambiata, sei sempre la stessa. Sono cambiate delle condizioni intorno a te, che ti portano a vivere con difficoltà situazioni che fino all’altro giorno tu vivevi in maniera normale. Il mio consiglio è quello di tentare di comprendere cosa sta accadendo dentro di te…. Cerca di trovare dei luoghi o delle persone che ti fanno sentire sicura, e in questi luoghi cerca di passare del tempo cercando di dare il tuo significato a quello che stai vivendo. Ognuno di noi l’ha vissuta in maniera diversa… C’è chi si è ulteriormente chiuso, chi ha trovato nuovi stimoli, chi sta cercando di rinventarsi. Questi luoghi sicuri servono a questo. Un luogo sicuro può essere la tua stanza, ma anche un parco, la spiaggia, dovunque tu possa sperimentare un senso di libertà e sicurezza. E poi le persone…. Ci sono persone speciali nella nostra vita che ci fanno sentire sicuri. A parte i soliti mamma e papà, cercali… Queste sono le persone con cui devi parlare di come ti senti, chiedere come ti vedono e pensare che loro vivono quello che vivi tu. Confrontati e non aver paura ad aprirti. Ripeto, tu non sei diversa è ciò che vivi che è diverso. Bisogna che ci rinventiamo…
Spero che quello che ti ho detto possa servirti. Se poi diventa troppo difficile, allora affidati ad un professionista, lui saprà ancor meglio come aiutarti.
Buona vita.