Dott.ssa Elisabetta Fazzari

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Dott.ssa Elisabetta Fazzari

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Vita e morte

Buonasera e ringrazio gentilmente chiunque mi risponderà.
Sono una ragazza che soffre di depressione ma secondo me c'è qualcosa che non va in me.
Sono sempre stata una persona solitaria e questo mi ha portato a riflettere molto sulla mia vita e trovarne un senso
Ho pensato molto sul senso della vita e sono arrivata alla conclusione che niente può farmi stare meglio: ho sempre pensieri suicidi, sono completamente sola, non ho rapporti con la mia famiglia poiché non capisce che soffro di depressione, ho più volte tentato di spiegare come mi sento ma per loro la malattia mentale è un tabù quindi mi sono arresa e loro mi hanno esclusa, non ho amici, e a quasi 22 anni non ho concluso niente della mia vita.
A quasi 22 anni c'è il senso di fallimento totale, ho fallito in tutto e non mi rimane niente e mi chiedo cosa mi spinge a continuare a vivere, forse la paura di sopravvivere a un tentativo di suicidio mi fa rimanere ferma senza decidere se vivere o morire.
So di essere un peso per chiunque e di sicuro i traumi del passato non mi aiutano ad andare avanti.
So che è difficile vivere, ma ogni secondo della mia vita, nella mia testa c'è il continuo pensiero di suicidarmi, di smettere di vivere, il pensiero di non farcela più, perché è più facile arrendersi a tutto invece di andare avanti.
Nella mia mente so che il suicidio è solamente una soluzione temporanea, ma è una soluzione che prevede l'annullamento di me stessa e sembra più facile rispetto a vivere.

Cara Giovane Donna,

se hai scritto vuol dire che dentro di te c'è la grinta giusta per rinascere e hai solo bisogno di trovare qualcuno che la sostenga.

No, tu non vuoi arrenderti e lo sai bene!

Ricorda che anche nelle situazioni più dure e forti si può trovare uno scopo, ce lo insegna Viktor Frankl, sopravvissuto ai campi di concentramento, che dice: "quando non siamo più in grado di cambiare una situazione, siamo sfidati a cambiare noi stessi".

Parti proprio da qua! Anche se sei sola (pensa a quanto può essersi sentito solo un uomo in un campo di concentramento!), anche se hai subito traumi e hai pensieri dolorosi, inizia a prenderti cura di te (cambia te stessa) e avrai modo di verificare che cambiando te stessa cambierà anche la tua vita!

Sei giovane , ma abbastanza adulta da rivolgerti a uno psicologo (anche nel servizio pubblico se ancora non sei indipendente economicamente) che può aiutarti a risolvere la depressione e costruire il tuo percorso di vita. Eventualmente, puoi valutare anche un sostegno farmacologico, per velocizzare la cura.

E' dura, ma devi lottare, avere pazienza e costanza. Vedrai che i tuoi sforzi saranno ripagati!

Forza!!