Mi sento senza una reale direzione
Ho 29 anni, vivo all'estero da due anni, non consecutivi. Ho perso la mia meta, il mio equilibrio, sono spaesata, perennemente insoddisfatta, mi costa fatica fare tutto. Ogni cosa. Non mi sento all'altezza di questo mondo. Sono senza lavoro e vivere l'esperienza di cercare lavoro é così difficile, frustrante, umiliante. Mi vedo incapace. Ho sempre allontanato le fatiche. Ho sempre scelto la strada più facile, la scorciatoia e adesso che scorciatoie non voglio più prenderne, mi scontro con le difficoltà. Mi pesa tutto, fare la spesa, uscire da casa per sbrigare le commissioni, mettere in ordine la stanza. Non c'è entusiasmo nella mia vita. Non mi piacciono un sacco di tipi di lavoro, mi lamento che sono senza soldi ma poi evito pure di provarci a fare lavori seri, con posizioni un po' più importanti, significative e remuneranti. Mi sento persa, confusa, senza direzione, totalmente insoddisfatta. Mi sto facendo seguire da una psicoterapeuta da un mese, ma non vedo miglioramenti.
Gentile Loredana,
le sue parole esprimono molto bene come ora lei sia concentrata nella sua disperazione e quanto questo la faccia soffrire, ma da qui mi è impossibile non vedere risorse e e speranza e volontà di cambiare, nonostante tutto, dal momento che ha cercato aiuto, iniziando una terapia e scrivendo a noi. Non posso che raccomandarle di proseguire la terapia, che ha bisogno di tempo per comprendere come si sia sviluppata questa visione squalificante di sè, da cosa la protegge, cosa teme nel cambiamento e per aiutarla a riscoprire e valorizzare nuovamente le risorse che in questo periodo non sente di possedere. Credo ci voglia molto coraggio per andare incontro alla sfida e all'ignoto di una vita all'estero e mi chiedo quali fossero la motivazione, gli obiettivi, le aspettative quanto e chi abbia dovuto lasciare per poterlo fare. Sono molti i temi da affrontare per un dolore profondo come quello che sente lei ora : può capitare di non incontrare il terapeuta che fa per noi o l'approccio più adatto, ma la terapia diventa indispensabile per trasformare questa sofferenza in scoperta, conoscenza di sè, esperienza, cambiamento e miglioramento.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Emanuela Berta
Psicologa, Psicoterapeuta - Torino