Dott.ssa Emanuela Mezzani

Dott.ssa Emanuela Mezzani

Psicologa / Psicoterapeuta / Psicotraumatologa - E.M.D.R.

Come posso diffendermi del’acusa di mobbing?

Buongiorno,

io lavoro da tanti anni per un ristorante facendo la cameriera e responsabile di sala. Tra me e i titolari c’è sempre stato un ottimo lavoro. Da quest’anno è arrivato un cuoco e una cameriera che non mi fanno vivere e continuano ad accusarmi di cose non vere.

Lei dice che è vittima di mobbing da parte mia, però non è assolutamente vero, io sono una persona molto tranquilla che cerca sempre di mettere pace. Vuole fare denuncia di mobbing.

I titolari non sanno come reagire perché non possono nemmeno loro licenziarli perché hanno un contratto a tempo determinato, così ho deciso che sarò io ad andare via però la mia titolare mi dice di stare attenta perché l’altra persona vuole denunciarmi.

In questo caso come dovrei comportarmi?

Vado via e lascio stare e devo procedere con un legale?

Resto in attesa di una vostra risposta, grazie

Buongiorno Gabriela,

purtroppo non posso esserle di aiuto poiché non sono un legale, pertanto la domanda che pone esula dalle mie competenze.

Avverto la sua preoccupazione e mi limito a farla riflettere su un punto molto importante: se, come dice lei, non ci sono state azioni ai danni della collega, come critiche continue e immotivate, atti sarcastici di dequalificazione verbale, emarginazione, molestie verbali, cioè tutta una serie di comportamenti persecutori con intento vessatorio, mi chiedo perché vuole lasciare il posto di lavoro. La denuncia per mobbing deve essere provata, testimoniata e anche conprovato il rapporto causale tra condotta e danno.

Detto ciò, può informarsi da un legale se è il caso di difendersi e in che modo.

Saluti