Dott.ssa Erica Collicelli

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Dott.ssa Erica Collicelli

Psicologo, Psicoterapeuta

Non riesco a prendere una scelta, sono paralizzata dall'ansia e divisa a metà...

Buongiorno,
vi racconto la mia storia...
Sono una ragazza prossima ai 27 anni, all'età di 22 ho conosciuto il mio attuale compagno e dopo circa 1 anno e mezzo sono andata a convivere, in casa sua. Il distacco da casa mia è stato traumatico, i miei litigavano sempre, perchè mio padre col tempo è sempre stato assente ed infine alcolizzato, mia madre succube della situazione.. ed infine c'era mia sorella piú piccola di 5 anni.
Dopo poco tempo è arrivata a ciel sereno la notizia che mia madre voleva separarsi. E cosí fu. Con conseguente vendita della casa (altro trauma) e con il trasloco da parte di mio padre da 1 parte e mia madre e sorella da 1 altra, in 1 altro paese piú lontano (affitto).
In tutto ció è mancata la mia presenza a sostenere mamma e sorella, ma in quei frangenti abitavo altrove e senza macchina, soffrivo la loro mancanza... mi ero buttata a capofitto nella mia attuale storia anche se stavo malissimo e non riuscivo a stare di la. Ora il mio compagno è tornato in terra d'origine x lavoro a 1200km da qui e mi aspetta x andare avanti con la nostra vita.
Attualmente mi sono appoggiata x abitare da mia madre, ma i rapporti si sono incrinati e mia sorella non mi parla piú. Fra poco dovrei raggiungere lui, devo prendere 1 decisione, ma sono straziata perchè stare qui mi ha fatto sentire la loro mancanza. Con mia madre riesco a dialogare, ma non c'è modo di parlare con mia sorella o riallacciare i rapporti.
Sono in ansia totale, vado avanti a gocce perchè mi alzo e mi addormento con tachicardia e soffro di forti attacchi di panico. Durante il giorno piango spesso e non voglio uscire di casa.
Il mio desiderio di crearmi 1 futuro con lui rimane e quanto prima dovrei prendere una scelta, pormi 1 obiettivo. Non riesco a vivere qui, cosí. Mi sento inutile, ho pensieri brutti e sempre piú negativi.
Ah, durante i 3 anni di convivenza i rapporti tra me e i miei son diventati nulli e conflittuali, mia sorella mi accusa di abbandono e ora non mi accetta. Il mio compagno non comprende i miei genitori che in questi anni non mi sono comunque stati vicini solo, perchè me ne sono andata, e non li accetta nemmeno.
Mi sento morire ogni giorno.
Vi ringrazio per l'attenzione.

Ciao, dal tuo racconto appare chiara la responsibilità che senti nei riguardi di tua madre e tua sorella, con conseguente senso di colpa per non esserci stata. Ma traspare anche la mancanza che hai sentito di un loro appoggio nel momento del bisogno. Sicuramente hai trovato questo sostegno nel tuo compagno che però ora non è vicino a te e quindi i sentimenti di non sentirti sostenuta e protetta ricompaiono. Probabilmente la sua vicinanza ti aiuterebbe, mentre per il rapporto con tua sorella ci sarà bisogno di tempo perchè possa migliorare. Quello che in questo momento ti provoca gli attacchi di panico è il non agire e rimuginare in continuazione. Per questo ti suggerisco di iniziare al più presto, se puoi, un percorso terapeutico, in modo da prendere con maggiore consapevolezza e serenità la decisione migliore per te.

domande e risposte

Dott.ssaErica Collicelli

Psicologo, Psicoterapeuta - Arezzo

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