Come faccio a far mangiare frutta e verdura al mio bimbo di 4 anni?
Salve, ho due figli di 9 e 4 anni. Il piccolo durante lo svezzamento mangiava più o meno volentieri frutta e verdura frullata oppure gli omogeneizzati, da quando ha iniziato con cibi solidi non riesco più a farglieli mangiare. Che siano prodotti freschi, frullati, al vapore, ecc. Non ne vuole sapere. Ho provato di tutto, anche a renderlo partecipe nella preparazione così da fargli vedere cosa mangiava ma nulla è mangia sempre le solite quattro cose. Dato che ora che ha iniziato l'asilo si rifiuta anche di mangiare i pasti (non tocca nulla, neanche i dessert) avrei bisogno di un consiglio. Grazie in anticipo
Salve Giulia,
se generalmente i neonati in svezzamento sono propensi a sperimentare una varietà di alimenti, intorno ai due anni inizia per molti la fase della selettività e quella della neofobia (la paura a provare alimenti nuovi). Tuttavia se che ha chiesto un parere qui, immagino stia cercando delle risposte a un livello più psicologico. In effetti in molti casi il rapporto col cibo può avere dei significati relazionali.
Per alcune famiglie, ad esempio, la tavola diventa il ring in cui si disputa il braccio di ferro tra genitori che “provano di tutto “ e bambini che “non ne vogliono sapere”. In quel caso potrebbe essere utile sapere che la contrapposizione nell’infanzia, è spesso un modo dei bambini per iniziare a dar forma alla loro identità. In questo caso suggerisco di porre meno enfasi sulla sua richiesta relativa al cibo e di “non provare di tutto”: depotenziando le sue aspettative su di lui impedirà il generarsi di simmetriche contrapposizioni.
Un’altra prospettiva potrebbe essere quella di osservarsi: cosa suscita in lei il fatto che il suo bambino rifiuti i pasti? Quella del suo piccolo, potrebbe essere una strategia inconsapevole, ma funzionale a determinare certe reazioni nella sua mamma? Un esempio: quando non mangio la mamma si preoccupa e mi ricopre di attenzioni. In quel caso ritagliare del tempo insieme, anche esclusivo, potrebbe essere una risposta puntuale al suo bisogno.
Dott.ssa Erica Melandri